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Dimagrire? Correndo si può, ma occhio al cuore

29/05/2002

Con la bella stagione viene il desiderio di ritrovare la forma fisica perfetta per prepararsi all’estate, agli abiti più corti e ai costumi da bagno. Le giornate si sono allungate e l’aria tiepida invoglia a passare più tempo all’aperto. Per questo motivo la corsa è una delle attività sportive più praticate. Quali possono essere gli svantaggi nell’avvicinarsi a uno sport dopo mesi di sedentarietà? La parola al dott. Edoardo Gronda, cardiologo.

La corsa è indicata solo per chi è allenato o tutti si possono avvicinare a questo sport?
Se una persona non si è mai dedicata alla corsa in passato e vuole praticare questa attività si deve sottoporre a una visita cardiologica e a un test di valutazione funzionale.
Discorso diverso per quanto riguarda le persone che sono abituate a questo tipo di attività e lo praticano da sempre. Di norma queste persone mantengono un giusto allenamento che consente loro di intraprendere in tutta tranquillità questo sport a livello amatoriale. Però devono essere soggetti che non hanno mai smesso di svolgere questa attività e che si trovano in buone condizioni generali. Ritengo indispensabile che nel caso in cui i 50 anni siano già passati, non ci si è mai sottoposti a una visita cardiologica e non si è mai eseguito un test funzionale sarebbe opportuno un controllo cardiologico. Anche perché alcune patologie e alcune condizioni come l’ipertensione possono manifestarsi senza che il soggetto se ne avveda.

Perché la corsa fa bene al cuore?
Il footing, come tutti gli sport aerobici, è l’attività fisica ideale per l’apparato cardiovascolare. Con la pratica aerobica, superata una certa soglia di attività, l’organismo modifica la propria risposta allo sforzo. L’effetto principale consiste nella comparsa di una vasodilatazione periferica che consente al cuore di pompare il sangue con un regime pressorio più basso, e di pomparne in maggiore quantità. Ciò migliora la perfusione degli organi, con un costo energetico per il cuore più basso. Qualsiasi attività aerobica come la corsa, ma anche la bicicletta, il canottaggio, il nuoto, la ginnastica aerobica, ossia tutti gli sport che mettono il soggetto in condizione di compiere uno sforzo protratto nel tempo, portano questo beneficio all’organismo.

Gli sport aerobici migliorano il metabolismo?
Tutti gli sport aerobici, grazie allo sforzo che implicano, modificano l’attività metabolica. Infatti, innescano e mantengono il consumo dei grassi con più facilità anche dopo la cessazione dello sforzo. Quindi se una persona compie questo tipo di sforzo, brucia una quantità maggiore di grassi per più tempo, dal momento che l’utilizzazione del substrato adiposo dei grassi è energicamente molto più vantaggioso rispetto a quello degli zuccheri, cioè si produce molta più energia. Per altro l’equilibrio metabolico che si instaura accresce l’attività metabolica a riposo ((metabolismo basale) comportando un incremento del consumo anche durante le fasi di mancata attività fisica.

Quindi si può perdere peso in poco tempo?
Per eliminare i grassi bisogna bruciare una certa quota di zuccheri. Perchè come detto sono questi l’elemento di innesco per far bruciare i grassi. In un soggetto poco allenato questo meccanismo non si innesca, ossia non arriva a sviluppare lo sforzo necessario per bruciare tanto zucchero quanto serve per attivare la combustione del grasso. Ecco perché molti dichiarano di non farcela, perché mancano di allenamento. Chi si allena in maniera corretta acquista questo vantaggio: bruciare la quota di zuccheri che porta all’attivazione del metabolismo dei grassi. Ciò determina più aspetti benefici: togliere il grasso di mezzo, migliorare la performance funzionale perché le risorse sono molto più ampie e sostanzialmente ridurre il peso corporeo, che è l’obiettivo che tutti vogliono raggiungere. Al contrario nel caso di persone non allenate, si ha solo la risposta anaerobica. Ciò significa che non si è in grado nemmeno di bruciare quella quota di zuccheri in via aerobica che consente un minimo di autonomia, perciò la persona si stanca subito. Appena percorsi pochi passi avverte il dolore muscolare, ed affaticamento dovuto alla presenza di acido lattico che è l’espressione dell’attività anaerobica. Quindi non brucia poi la parte di zuccheri necessaria per l’innesco della risposta metabolica dei grassi.

A cura di Lucia Giaculli

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