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Salute della donna

Perché in menopausa si aumenta di peso?

23/02/2022

Alla base di molti disturbi che caratterizzano la premenopausa e la menopausa possiamo indicare la diminuzione degli estrogeni.

È comune che la donna, nonostante non abbia modificato le proprie abitudini alimentari, inizi a sentirsi a disagio perché si vede con qualche chilo di troppo: la “colpa” è dell’aumento del grasso viscerale, che provoca di conseguenza l’aumento del peso e del girovita.

Perché si aumenta di peso e cosa fare? Ne parliamo con la dottoressa Maria Bravo, nutrizionista di Humanitas San Pio X.

Perché in menopausa aumenta il peso

Spiega la dottoressa Bravo: «Il cambiamento del metabolismo basale che consegue la riduzione dei livelli di ormoni circolanti, ha come effetto un minor dispendio calorico. Questo significa che, a parità di cibi consumati, con la menopausa l’organismo consuma meno calorie, e la donna aumenta di peso e cambia la ridistribuzione del grasso corporeo. Tuttavia, l’aumento del grasso viscerale (per intenderci, la pancetta), può essere un segnale di alterazioni della funzione dell’insulina. Di conseguenza, l’aumento della circonferenza vita dovrebbe essere un campanello d’allarme della possibilità che si verifichino alterazioni glicemiche e, dunque, una maggiore predisposizione allo sviluppo della sindrome metabolica. Inoltre, la riduzione dei livelli di estrogeni causa anche una riduzione della motilità intestinale, con un rallentamento del transito intestinale e dunque una maggiore probabilità di fenomeni di fermentazione e meteorismo, oltre che una maggiore predisposizione allo sviluppo di intolleranze alimentari».

Cosa fare se in menopausa si aumenta il peso?

«Fin dalla premenopausa è importante prepararsi a questi cambiamenti e imparare a tenere sotto controllo i segnali. La circonferenza del girovita, ad esempio, non dovrebbe superare gli 80 cm, altrimenti potrebbe aumentare anche il rischio cardiovascolare (che, di norma, tende ad aumentare già da sé in questo periodo), sottolinea l’esperta. Inoltre, lo stile di vita andrebbe modificato tenendo in considerazione le caratteristiche individuali della donna, e aderendo a programmi dietetici adatti all’età e al proprio metabolismo, con l’aiuto dello specialista. 

«Con una buona idratazione (almeno 1,5 litri di acqua al giorno) e inserendo nella propria dieta un quantitativo adeguato di alimenti ricchi in fibre provenienti da verdura, legumi, cereali integrali, frutta che favoriscono il senso di sazietà, è possibile aiutare la motilità intestinale, contribuire a un buon controllo glicemico, e ridurre anche le probabilità di aumentare di peso. L’alimentazione andrà supportata dal movimento, con attività fisica regolare, per favorire il metabolismo basale e mantenere un buon rapporto tra assunzione e consumo di calorie che deve essere sempre bilanciato. Infine, se necessario, si potrebbe valutare la possibilità di integrazione con probiotici e prebiotici per il benessere intestinale e del microbiota», conclude la dottoressa Bravo.

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