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Alimentazione

“Donne, l’alimentazione può prevenire la caduta dei capelli”, vero o falso?

02/03/2018

Le donne, forse anche più degli uomini, temono la caduta dei capelli. Molte pensano che con una corretta alimentazione sia possibile prevenire la caduta dei capelli. Vero o falso? L’abbiamo chiesto al professor Antonio Costanzo, responsabile dell’Unità Operativa di Dermatologia di Humanitas e docente di Humanitas University.

 

Vero. Più che di prevenzione dell’alopecia androgenetica, cioè la calvizie che può colpire le donne, l’alimentazione può rallentarne la comparsa  – spiega l’esperto. – Come gli altri organi infatti anche i capelli hanno bisogno di nutrienti per crescere forti e sani. Un’alimentazione ricca di vitamine e oligoelementi è quindi fondamentale per limitare la caduta dei capelli anche quando la causa dell’alopecia androgenetica nelle donne è di tipo ormonale o genetico. In particolare, i capelli hanno bisogno di sostanze quali la biotina, una vitamina contenuta nei cereali integrali, le vitamine del gruppo B dai legumi, la vitamina E da prezzemolo, carote e spinaci, e antiossidanti presenti nelle verdure a foglia verde scuro come le biete, la cicoria, oltre a quelli presenti nei frutti di bosco, nei pomodori e in tutta la frutta dalla buccia di colore giallo o arancio. Tuttavia, non solo la corretta alimentazione ma anche seguire uno stile di vita sano può aiutare a ridurre il rischio di perdere i capelli. In particolare, i follicoli piliferi sono più sani se:

  1. si riduce lo stress o si impara a gestirlo
  2. si evita una prolungata esposizione al sole e l’uso di lampade abbronzanti
  3. si segue una dieta sana che includa proteine, vitamine e ferro
  4. si evitano diete drastiche che fanno perdere molto peso in poco tempo
  5. si riduce il fumo di sigaretta o si smette di fumare

Tutti questi, infatti, sono fattori ambientali che, in caso di predisposizione familiare, ovvero in presenza di un fattore di predisposizione principale all’alopecia androgenetica, possono accelerare la malattia, aggiungendosi a problemi endocrinologici, cioè alterazioni ormonali, più frequenti nella donna come per esempio, problemi tiroidei, gravidanza e menopausa.”

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