La soia potrebbe essere un alleato del buon sonno. L’indicazione arriva dal Paese in cui questo legume è protagonista assoluto dell’alimentazione: il Giappone. Uno studio pubblicato su Nutritional Journal ha infatti visto come il consumo regolare di soia sia associato proprio alla qualità del riposo notturno. E il merito sarebbe di alcuni composti fenolici che la soia contiene: gli isoflavoni.

Gli isoflavoni sono dei composti chimici naturali e sono dei fitoestrogeni, ovvero delle sostanze presenti nei vegetali che mimano o regolano l’azione degli estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili.

Gli scienziati della Tohoku University di Sendai in Giappone e di altri centri di ricerca hanno condotto lo studio su oltre 1000 persone tra 20 e 78 anni d’età, provenienti proprio dal Paese del Sol Levante, analizzandone caratteristiche del sonno e abitudini alimentari. I dati sono stati ricavati da alcuni questionari compilati dai partecipanti.

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In particolare è stato misurato l’apporto quotidiano di isoflavoni attraverso il consumo di tre alimenti a base di soia molto diffusi in Giappone: il natto, un piatto preparato con i fagioli di soia fermentati, il tofu e il tofu fritto. Il 13% dei partecipanti dormiva regolarmente 7/8 ore al giorno mentre il sonno di poco più della metà del campione era di qualità sufficiente.

Una dieta che favorisce il sonno potrebbe includere anche la soia

Ebbene, incrociando introito di isoflavoni e abitudini notturne, è risultato che la durata di 7/8 ore di sonno era più diffusa tra chi assumeva più isoflavoni rispetto a chi ne assumeva molto meno. In conclusione l’apporto di isoflavoni è stato correlato in maniera significativa alla qualità del sonno. Tuttavia i ricercatori non hanno provato un eventuale rapporto causa/effetto e pertanto sono necessari ulteriori studi.

La soia è un alimento molto nutritivo che si è guadagnato l’attenzione di tantissimi ricercatori: «È una leguminosa ricca di proteine, vitamine e sali minerali come il magnesio. In Oriente è consumata da secoli e secoli, in Cina è addirittura considerata “sacra”, mentre in Europa il suo consumo è più recente e contenuto. Ma le indicazioni di questo e di altri studi dovrebbero indurci a consumarne di più» spiega il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas.

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«L’apporto di isoflavoni è stato associato anche a un ridotto livello di colesterolo e a una migliore qualità della circolazione. La soia potrebbe dunque rientrare in una dieta salutare – aggiunge – e sappiamo che se l’alimentazione è completa e ci fa star bene anche il sonno ne risente positivamente», conclude lo specialista.