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Alimentazione

Expo, un adolescente su tre salta la prima colazione

23/09/2015

La prima colazione non è un’abitudine per 1 adolescente su 3, per non parlare della merenda. Solo 3 ragazzi su 10 fanno uno spuntino a metà pomeriggio (quasi) tutti i giorni. La Società italiana di Medicina dell’Adolescenza e l’associazione “Laboratorio Adolescenza” hanno presentato a Expo un’indagine sulle abitudini alimentari degli adolescenti dalla quale emerge una buona conoscenza dei ragazzi sulla materia accanto a pratiche non del tutto lodevoli. L’indagine è stata realizzata in collaborazione con Coop.

“Adolescenza, alimenti per crescere” ha coinvolto 2153 studenti di terza media, di età compresa fra i 12 e i 14 anni. Non tutti rispettano dunque la regola aurea dei 5 pasti al giorno: solo il 66,2% del campione fa colazione (quasi) tutti i giorni. Più seguita la pratica dello spuntino a metà mattinata, da quasi il 60% degli adolescenti. Tuttavia la maggior parte di essi mangia uno snack confezionato: il 36% contro il 31% che invece consuma un panino fatto in casa.

A casa gli adolescenti si dividono tra chi segue un’alimentazione varia e piuttosto equilibrata e chi confessa di mangiare le stesse cose. Più della metà mangia frutta tutti i giorni o quasi e sulle loro tavole non manca la pasta consumata raramente o per nulla solo dall’1,5% del campione. E fuori casa, come si comportano i ragazzi? Vince la pizzeria che batte i fast food mentre una quota preferisce il kebab (13%).

Sulla teoria invece come se la cavano? Abbastanza bene, secondo l’indagine presentata a Expo. Moltissimi sanno indicare il nutriente principale degli alimenti come pasta, pane, carne, frutta e verdura. Gli adolescenti sono inoltre sensibili al tema dello spreco alimentare e la maggioranza sa dare una giusta definizione di “commercio equo e solidale”.

Perché è importante che gli adolescenti non saltino la prima colazione?

«La colazione non dovrebbe mai mancare e non dovrebbe mai essere saltata in tutte le fasi della vita. L’adolescenza è una fase critica e capita spesso che i ragazzi non siano più sotto il controllo diretto dei genitori e questa sorta d’indipendenza porta a cambiamenti nelle abitudini, fra ore piccole, mode riguardanti l’alimentazione, qualche minuto in più rubato al sonno, la colazione è il primo pasto che viene saltato, con numerose ripercussioni durante la giornata. Quando ci si sveglia, dopo il digiuno prolungato di 8 o più ore, si devono ripristinare le scorte di energia per fornire la giusta carica che consente ai ragazzi di prendere di corsa l’autobus, seguire con attenzione le lezioni e affrontare i compiti in classe. Mancare l’appuntamento con la prima colazione, inoltre, induce a consumare spuntini abbondanti durante la mattinata e a ridurre al minimo il pranzo: il risultato è un’alimentazione sregolata, ricca di “fuori pasto” spesso troppo calorici e ricchi di zuccheri e grassi che provocherebbe un incremento ponderale», risponde la dottoressa Manuela Pastore, dietista dell’ospedale Humanitas.

È giusto anche che facciano uno spuntino a metà mattinata e la classica merenda?

«Il fabbisogno energetico di un ragazzo nella fase dell’adolescenza andrebbe ripartito in tre pasti principali (colazione, pranzo, cena) e due spuntini a metà mattina e metà pomeriggio. Questo per consentire un regolare apporto di nutrienti e di energia durante la giornata, per il corretto svolgimento delle attività. I fabbisogni possono essere estremamente differenti in base alle attività sportive che vengono praticate. I più attivi hanno sicuramente l’esigenza di fare gli spuntini, i più sedentari non sempre».

Cosa sarebbe meglio che mangiassero in queste tre occasioni?

«Importante è la scelta degli alimenti da inserire in queste occasioni. La colazione dovrebbe essere completa, mai ridotta al minimo indispensabile o limitata a un succo o una merendina consumata al volo sull’autobus. Meglio scegliere per loro una tazza di latte fresco o yogurt con i cereali o del muesli oppure del pane con un po’ di marmellata o miele e un frutto fresco di stagione. Lo spuntino a metà mattina è invece critico perché normalmente si opta per gli snack offerti dai distributori automatici che si trovano nelle scuole o da ciò che si trova nei bar. Sarebbero da evitare il più possibile merendine, dolciumi e patatine e puntare maggiormente su snack più salutari: frutta fresca, frutta secca, cracker, grissini oppure barrette ai cereali e frutta».

(Per approfondire leggi qui: Dolci promesse a colazione, ma senza esagerare)

«Anche la merenda può essere utile, per non arrivare a cena affamati e per avere la giusta energia nel caso si pratichi sport e attività fisica. La merenda ideale potrebbe prevedere pane e marmellata o con il prosciutto oppure un pezzo di cioccolato al latte o fondente per i più sportivi oppure un frullato o una macedonia di frutta fresca e frutta secca, nella stagione invernale una tazza di tè con qualche biscotto o una fetta di torta fatta in casa oppure di tanto in tanto del pane o dei cracker con della ricotta o una fetta di prosciutto. Ovviamente l’entità della merenda deve essere bilanciata in base all’attività sportiva e dev’essere tale da permette al ragazzo di non arrivare sazio alla cena».

(Per approfondire leggi qui: La merenda ideale, scopri come prepararla)

Come dovrebbe essere la dieta degli adolescenti?

«La dieta adeguata deve essere il più varia possibile e prevedere tutti i gruppi alimentari. I cereali devono essere presenti ogni giorno, non solo pane e pasta, ma anche riso, farro, orzo e altri cereali integrali; dare poi spazio al pesce, alla carne magra e ai legumi piuttosto che a salumi, affettati, carni conservate e formaggi che spesso vengono preferiti; offrire le giuste quantità di frutta e verdura di stagione ad ogni pasto e usare come condimento olio extravergine d’oliva; limitare infine il consumo di snack dolci e salati», conclude la dottoressa Pastore.

(Per approfondire leggi qui: Corretta alimentazione, quali gli alimenti?)

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