La sana alimentazione è uno dei pilastri di uno stile di vita improntato alla salute. Spesso, però, il tempo che le viene dedicato non è sufficiente. A farne le spese è la qualità dell’alimentazione stessa, con inevitabili ripercussioni sulla salute.
Come è possibile ritornare a dedicarle il giusto spazio in una società che, purtroppo, non lo permette più? Fortunatamente, ci spiega Manuela Pastore, dietista dell’Unità Operativa di Endocrinologia di Humanitas, dedicare il giusto tempo al cibo non significa passare le giornate ai fornelli.
«Piuttosto – sottolinea l’esperta – significa organizzare la spesa per avere in casa prodotti di stagione, evitare i prodotti precotti, non eccedere con i fritti, pianificare i pasti anche con una sola portata accompagnata da un contorno di verdura oppure un piatto unico, ma cucinato al momento e arricchito con erbe aromatiche o spezie. Significa mangiare lentamente masticando a lungo senza avere timore di “perdere tempo”: al massimo ci si mettono 5 minuti in più, ma si guadagna in salute e in digestione. Anche la Piramide della Dieta Mediterranea – ricorda la dottoressa Pastore – ci indica come sia importante il momento del pasto». Fra le sue indicazioni ci sono infatti anche la convivialità, la stagionalità e l’utilizzo di prodotti locali.
Altro aspetto fondamentale è dare importanza al momento del pasto, interrompendo qualunque altra attività, sedendosi a tavola e, se possibile, apparecchiandola anche solo con una tovaglietta, gustando quello che si sta mangiando. «Dare importanza al cibo in questo senso – conclude l’esperta – fa sentire più sazi, migliora la digestione, appaga il palato ed è più sano».
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