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Alimentazione

Al ristorante con i bambini, ecco che cosa ordinare

13/01/2014

 

Un pranzo durante una gita in famiglia, in un bel luogo lontano da casa, o una serata da trascorrere con gli amici al ristorante. Queste e molte altre sono le occasioni in cui ci si può trovare a mangiare fuori casa e, di conseguenza, a chiedersi che cosa è meglio fare con i figli piccoli: portarli con sé o lasciarli ai nonni?

Per rispondere a questo interrogativo chiediamo aiuto alla dottoressa Stefania Setti, Medico Nutrizionista responsabile dell’Ambulatorio di Nutrizione Clinica e Dietologia di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

 

Dottoressa Setti, è buona cosa portare al ristorante il proprio figlio di pochi anni?

«Sì, lo si può fare. Passato il momento dello svezzamento – già dal 6° mese di vita in poi – il bambino è pronto ad assumere cibi diversi dal latte materno, anche se con moderazione e con attenzione. Ci sono cibi, ad esempio, che non devono essere offerti ai bambini che hanno un’eta inferiore ai tre anni. Tra questi ci sono i frutti di mare, il pesce o la carne cruda, i dolci a base di caffè, il cioccolato e nemmeno il the. Così come sarebbe bene non abituarli fin da piccoli a sapori troppo salati».

Spesso nei ristoranti viene messo a disposizione un “menu per bambini”. Possiamo fidarci e sceglierlo per i nostri figli?

«In genere in questi menu sono inseriti alimenti che “piacciono” ai bambini, come la pasta al pomodoro, la cotoletta, gli hamburger e le patatine fritte. Se si esce a cena una volta ogni tanto, possono andare bene. Se invece si va al ristorante con i bambini piuttosto spesso, allora è meglio fare ordinazioni più accurate».

In questo secondo caso, quali sono le portate da preferire?

«È importante che il pasto sia sempre completo, che abbia quindi sia i carboidrati che le proteine. Si può quindi optare per un primo piatto con condimento leggero, seguito da un secondo di carne, magari bianca, oppure pesce. O, in alternativa, scegliere un piatto unico composto ad esempio da riso, pasta o anche gnocchi di patate conditi con un ragù di carne oppure con un sugo di pesce o legumi, sempre accompagnati da verdure cotte».

Per concludere, i dolci. Per i bambini deve essere la normale conclusione di un pasto che si rispetti, ma è davvero così?

«Parliamo sempre di un’eccezione e non della norma e comunque, nel caso si decida di accontentarli con il dolce a fine pasto, meglio optare per soluzioni più semplici possibile come ad esempio: una pallina di gelato al fior di latte con della macedonia di frutta fresca di stagione oppure una crostata alla frutta».

 

 

 

A cura di Luca Palestra

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