Alle Case dell’Acqua si scopre che anche quella del rubinetto è buona. Come? Bevendo l’acqua che erogano queste Case e che proviene direttamente dall’acquedotto, la stessa che arriva anche nelle nostre abitazioni. L’iniziativa nasce dalla Tasm – Tutela Ambientale Sud Milanese proprio per promuovere il consumo dell’acqua del rubinetto sottolineando che è buona, controllata, sicura e gratuita. In pratica, le Case dell’Acqua sono nuovissimi chioschi istituiti da alcuni comuni intorno a Milano sul loro territorio con fontane che erogano acqua sia naturale sia gassata a tutti in modo gratuito e alla cui recentissima apertura è seguito un notevole successo in termini di affluenza di persone. Non a caso la Tasm conta di aprirne altre, almeno venti nel giro di tre anni. Abbiamo approfondito l’argomento relativo all’acqua del rubinetto con il prof. Giorgio Graziani, responsabile di Nefrologia in Humanitas.

L’iniziativa
Le Case dell’Acqua, cioè i punti di erogazione di acqua gassata o naturale libera per tutti, sono dei piccoli chioschi, colorati e gradevoli alla vista. In genere le Case sono collocate in parchi pubblici, in situazioni di relax, che invogliano la gente a trascorrere momenti di tranquillità, chiacchierando e sorseggiando acqua fresca. Ogni Casa ha una superficie di circa 30 metri quadrati con un patio di accoglienza e tre erogatori d’acqua, cioè delle fontane da cui è possibile “attingere”. Un rubinetto eroga acqua naturale normale, il secondo eroga acqua fredda grazie ad un apposito refrigeratore posto all’interno della Casa e il terzo fornisce acqua fredda gassata, grazie ad un carbonatore a caldo e ad un refrigeratore. L’obiettivo dell’iniziativa è, da una parte, quello di fornire un servizio al cittadino, che può refrigerarsi in modo gratuito a queste fontane e, dall’altra, quello di promuovere il consumo dell’acqua del rubinetto che è buona, controllata, sicura e gratuita. Una persona può, così, sentire e assaporare il gusto di questa acqua e, se lo ritiene, fare poi lo stesso a casa propria. L’idea è quella di dare la possibilità di scelta alle persone che spesso (a torto) ritengono che l’acqua del rubinetto non sia buona o gustosa e si orientano solo sull’acqua in bottiglia.

Prof. Graziani, l’acqua del rubinetto è buona?
“L’acqua del rubinetto definita ‘potabile’ è buona perché viene erogata dall’acquedotto ed è, quindi, batteriologicamente controllata e sicura. L’acqua, infatti, deve rispondere a tutta una serie di normative sanitarie a garanzia della sua potabilità. Un altro punto, invece, è quello che riguarda la sua composizione. L’acqua di Milano, per esempio, è buona, cioè è un’acqua minerale con una buona composizione e non ci sono controindicazioni per la salute a meno che il medico stesso non abbia consigliato un’acqua particolare, per esempio, povera di calcio (a chi ha problemi di calcoli) oppure povera di sodio (a chi è iperteso). Se si hanno dubbi sulla sua composizione, comunque, è bene informarsi e chiedere indicazioni all’acquedotto della propria città”.

Dove si trovano le Case dell’Acqua
Le Case dell’Acqua per ora si trovano a:
– Buccinasco: nel Parco di Alice, via Emilia;
– Pieve Emanuele: nel Parco della Pace, via Leoncavallo angolo Via Roma;
– San Donato Milanese: nell’Area Verde di Via Maritano.
Di norma le fontane hanno l’accesso libero tutti i giorni dalle 8 alle 21.30, ma ogni Comune ha la facoltà di proporre orari alternativi.

In futuro
Le prossime aperture delle Case dell’Acqua, previste per l’autunno in concomitanza con le sagre patronali (il calendario non è ancora stato elaborato), saranno a Cesano Boscone, Corsico, Trezzano sul Naviglio e Vizzolo Predabissi. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.sudmiacque.it oppure contattare Tasm- Tutela Ambientale Sud Milanese (con sede ad Opera) al telefono 02.5768131 o scrivere a info@sudmiacque.it

Luglio 2007 – A cura di Lucrezia Zaccaria