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Alimentazione

Chi è allergico alle feste?

18/12/2007

Decorazioni e cibi tipici sono d’obbligo, ma possono nascondere problemi per chi non li tollera. I rischi e i modi per evitarli.

Addobbi, abeti, presepi e delicatezze da portare in tavola sono il simbolo più evidente del Natale. Perché sia davvero un Buon Natale bisogna però fare attenzione a come ci si muove. Si, perché palline, statuette, alberi sintetici, e persino i piatti più golosi delle Feste, possono causare allergie nelle persone sensibili. Ecco quali sono i rischi, come prevenirli e come proteggersi.

Attenti alle muffe e agli acari
Non c’è nulla di più poetico che rintracciare l’albero e gli addobbi natalizi di famiglia depositati per un anno in box o in cantina. Occhio, però, se si è allergici alle muffe o agli acari. La permanenza in stanze umide, poco aerate e certamente non perfettamente pulite, può favorire lo sviluppo proprio di acari e muffe.
“Tra le muffe”, dice la dott.ssa Francesca Puggioni, allergologa di Humanitas, “quella più a rischio è l’Alternaria che può causare attacchi d’asma anche severi. È una muffa che cresce nell’ambiente e che facilmente penetra in cantine e autorimesse, proliferando tra gli addobbi lì custoditi. Ci sono poi altre muffe, come l’Aspergillus e il Pericillium, che crescono su alcuni alimenti (ad esempio salami e formaggi) e che si depositano nei filtri dei condizionatori, che possono aggredire palline e statuine anche in casa o nelle cantine. Di solito causano raffreddore e naso chiuso, ma nelle persone più sensibili possono dare origine ad attacchi d’asma”. La polvere che spesso si deposita sugli scatoloni e sugli stessi addobbi natalizi è poi un vero concentrato di acari, animaletti microscopici le cui deiezioni possono causare reazioni allergiche in persone sensibili, causando semplici starnuti, ma anche asma.

Lasciarli all’aria aperta
Per proteggersi, la cosa migliore è conservare gli addobbi in casa, in un locale ben aerato, per evitare che si formino muffe o proliferino gli acari. Se questo non è possibile, il consiglio è quello di lasciare “respirare” alberi e palline all’aperto (ad esempio sul balcone al sole) per qualche ora, in modo da eliminare gli ospiti sgraditi. “Gli addobbi possono anche essere asciugati con il phon”, dice la dott.ssa Puggioni, “in questo modo si seccano le muffe che diventano innocue”. Esistono poi in commercio prodotti antimuffa da spruzzare prima di portare l’albero in casa. Oppure spray antiacaro che si spruzzano sugli addobbi e sull’albero: non vanno toccati per 2 ore ma poi restituiscono palline e statuette a prova di allergia.

Attenti a tavola
I rischi a tavola durante le festività sono dovuti soprattutto al fatto che a Natale e a Capodanno si tende a mangiare di più senza controllare troppo quello che si porta in tavola. E per chi soffre di allergie questo può essere un problema. Tra gli alimenti che possono causare i maggiori fastidi ci sono la frutta secca (mandorle, noci, arachidi), ma anche il pesce (soprattutto i crostacei), alcuni tipi di frutta (ad esempio il kiwi, la pesca) e persino alcune verdure (come il sedano).
“Chi sa di essere allergico ad uno di questi alimenti dovrebbe evitare di mangiarlo, informandosi anche sugli ingredienti dei piatti preparati da amici e parenti”, aggiunge la dott.ssa Puggioni. Un po’ di attenzione deve prestarla anche chi è allergico ai pollini. Spesso, infatti, si hanno delle reazioni crociate tra pollini e cibo. “Alcune proteine che sono presenti nei pollini e che causano l’allergia possono trovarsi anche in alcuni cibi, che possono così provocare sintomi allergici”. Tra gli “imputati” ci sono ad esempio la frutta secca, la mela, il sedano, la carota, la pesca, la ciliegia, l’albicocca, il kiwi e il finocchio in chi è allergico alla betulla. Oppure il pomodoro, la pesca, le arachidi, la mandorla, la ciliegia, l’albicocca e il melone in chi è allergico alle graminacee.

Cosa succede e cosa si può fare
Questi alimenti possono causare bruciore o prurito alla bocca, gonfiore alle labbra, starnuti e raffreddore, orticaria, attacchi asmatici acuti. In alcuni casi possono dare anche shock anafilattico, una condizione che porta ad un brusco abbassamento della pressione e che può essere fatale se non curata prontamente.
Chi soffre di allergie deve perciò rinunciare al piacere della tavola? “Assolutamente no”, conclude la dott.ssa Puggioni, “basta evitare i cibi che ci hanno già fatto male, chiedere all’allergologo quali sono le possibili reazioni crociate a seconda dell’allergia di cui si soffre. E portare sempre con sé un antistaminico e/o un cortisonico prescritti dal medico per combattere i sintomi se si dovesse verificare un’improvvisa reazione allergica. L’importante poi è andare comunque al pronto soccorso per verificare che tutto proceda per il meglio”.

A cura di Silvia Rosselli

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