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Benessere

Chi vive nel verde gode di una migliore salute mentale?

08/08/2016

Vivere immersi nel verde fa bene non solo alla salute fisica ma anche a quella mentale. Del rapporto fra ambiente e salute mentale s’è occupato un dossier dell’Unep, l’agenzia Onu per l’ambiente, e dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità. Il documento, dal titolo “Ambiente sano, gente sana”, è stato presentato all’Assemblea delle Nazioni Unite sull’Ambiente a Nairobi.

Entro il 2015, si legge nel rapporto, era previsto che oltre la metà della popolazione mondiale avrebbe vissuto in città. Con quali effetti sulla salute? L’urbanizzazione viene associata a un aumentato rischio di obesità e malattie del metabolismo dovuti a variazioni nelle abitudini alimentari. Le città, inoltre, possono essere degli spazi molto rumorosi: circa il 40% della popolazione nei Paesi europei, ad esempio, è esposta al rumore del traffico che supera i 55 decibel.

Il rapporto sottolinea come la presenza di più spazi verdi in città, oltre a incrementare l’attività fisica fuori casa, e dunque a ridurre l’incidenza dell’obesità, riduca anche i livelli di stress e sia benefica per la salute mentale. Diverse ricerche in passato hanno analizzato la correlazione tra ambiente e depressione, una condizione che nel mondo colpisce, secondo l’Oms, 350 milioni di persone. Ad esempio una ricerca della University of Exeter (Regno Unito), pubblicata su Environmental Science & Technology, ha dimostrato i vantaggi del trasferimento in aree più verdi per un periodo di tempo di almeno 3 anni.

Approfondiamo l’argomento con gli specialisti di Humanitas.

Più verde in città, più attività, maggior benessere psico-fisico

L’ambiente, più naturale o eccessivamente urbanizzato, si riflette dunque sulla nostra salute psico-fisica. Promuovere una migliore salute mentale è possibile intervenendo direttamente sull’arredo urbano? Chi ha responsabilità amministrative non dovrebbe sottovalutare questi aspetti e dovrebbe tentare di organizzare le città anche in base a criteri che tengano conto del verde pro-capite o dell’accessibilità a spazi verdi o di vivere ambienti più sani. Probabilmente ci vorrebbe non solo un’opera di tipo infrastrutturale ma anche di tipo educativo, votata a educare il cittadino circa l’importanza di vivere il verde. Da Milano, per esempio, ma questo per tutte le città italiane, in poco tempo ci si ritrova in posti fantastici dal punto di vista naturalistico, posti in cui si possono praticare attività.

I cittadini godrebbero di maggiore benessere mentale che, nella definizione dell’Oms, non si esaurisce solo nell’assenza di malattie ma si caratterizza per l’abilità di ciascuno a raggiungere il suo potenziale, a far fronte allo stress, a lavorare in maniera più produttiva e ad essere utile alla comunità. I vantaggi a lungo termine sarebbero notevoli anche in termini di risparmio di spesa pubblica e minori costi per la sanità.

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