Stai leggendo Presbiopia, un nuovo dispositivo per correggerla

Benessere

Presbiopia, un nuovo dispositivo per correggerla

22/04/2015

Un nuovo rimedio per la presbiopia. L’agenzia governativa statunitense Food and Drug Administration (Fda) ha autorizzato l’uso di un intarsio corneale. Il dispositivo è più piccolo di una lente a contatto e può essere inserito nella cornea di chi soffre di questo disturbo ma che non ha subito un intervento di cataratta.  

La presbiopia è un difetto della vista che consiste nella perdita della capacità di mettere a fuoco. Interessa in particolare le persone dopo i 40 anni ed è una condizione fisiologica: il cristallino non riesce a garantire un’efficace accomodazione, ovvero la messa a fuoco degli oggetti a distanze differenti. Il presbite è costretto dunque ad allontanare gli oggetti per una migliore visione.

L’intarsio corneale autorizzato dalla Fda può essere un utile rimedio per i presbiti di età compresa tra i 45 e i 60 anni che non riescono a mettere a fuoco chiaramente da vicino e usano gli occhiali da lettura ma non necessitano di lenti o occhiali per la visione da lontano. L’operazione consiste nell’inserimento di questo intarsio in una “tasca” creata con un laser nella cornea, la membrana che rivesta la parte anteriore del bulbo oculare. Il dispositivo, a forma di anello e opaco, blocca i raggi di luce periferici sfocati che entrano nell’occhio, permettendo invece a quelli centrali di entrare attraverso un piccolo foro centrale. «Il dispositivo agisce secondo il principio del foro stenopeico: come in un obiettivo fotografico in cui si chiude il diaframma, l’area a fuoco è più estesa», spiega il dottor Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico di Humanitas.

 

È un diaframma che riduce l’entrata della luce

Oltre a chi ha subito un intervento di cataratta, però, l’intarsio corneale non è destinato a chi soffre di altri disturbi, dalle infezioni oculari ad alcune patologie corneali fino al glaucoma o diabete fuori controllo. Inoltre, il dispositivo presenta anche alcuni svantaggi, come spiega il professore: «È un diaframma che riduce l’entrata della luce quindi il paziente vede sempre con meno luce. La quantità di luce è legata al quadrato del diametro, quindi è facile calcolare quanta luce in meno si possa ricevere. Inoltre l’esplorazione della retina è resa molto difficile poiché è come osservarla senza poter dilatare la pupilla: si perdono i vantaggi della diagnosi precoce dei rischi di distacco di retina e altre patologie. Ancora – prosegue il dottor Vinciguerra – è un corpo estraneo all’interno dell’occhio che può essere non ben tollerato; se debolmente decentrato nell’impianto, la visione peggiora da vicino e da lontano; ha un effetto cosmetico visibile, specie negli occhi chiari. Infine, in caso di cataratta, serve una nuova operazione per toglierlo e rendere possibile l’intervento di cataratta», conclude lo specialista.

 

Presbiopia, articoli correalti

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita