L’Organizzazione mondiale della sanità dichiara che a soffrire di glaucoma sono circa 55 milioni di persone in tutto il mondo e che, dopo la cataratta, è una delle principali cause di disabilità agli occhi.

Il glaucoma è una malattia a carico del nervo ottico che porta a un progressivo deterioramento della funzione del nervo ottico stesso, manifestandosi con una perdita progressiva del campo visivo. Il numero di persone che ne soffre senza saperlo è ancora molto alto: in Italia si stima che a soffrire di glaucoma sia circa un milione di persone, ma una persona su due – ovvero mezzo milione di individui – non ne sarebbe a conoscenza.

Con il glaucoma è difficile leggere e guidare l’aiuto

«Tra le cause all’origine del glaucoma ci sono diversi elementi che vanno presi in considerazione – afferma il dottor Pietro Paolo Vico, oculista esperto in glaucoma dell’Unità Operativa di Oculistica di Humanitas –. I principali fattori sono prima di tutto l’aumentata pressione all’interno dell’occhio, poi altri fattori come la riduzione del flusso sanguigno e la riduzione della pressione liquorale a livello del nervo ottico. Ma ve ne sono molti altri, alcuni dei quali ancora poco noti. L’aumento della pressione intraoculare è il parametro che attualmente riusciamo a monitorare e a controllare meglio: con i farmaci, con la chirurgia – da poco  anche mini-invasiva – e con nuovi laser, chiamati SLT».

L’immagine di ciò che vediamo attraverso gli occhi viene trasmessa dalla retina al cervello tramite il nervo ottico: quando a livello intraoculare si verifica l’accumulo di un’eccessiva quantità di umor acqueo l’aumento della pressione intraoculare danneggia i neuroni deputati al trasporto del segnale visivo dall’occhio al cervello.

La sintomatologia del glaucoma è quindi caratterizzata dalla compromissione della visione di parte del campo visivo: «Solitamente viene compromessa la visione periferica e conservata la visione centrale, anche se non sono rari i casi in cui la perdita campo visiva riguardi la visione centrale, superiore o inferiore – conclude il dottor Vico –. I soggetti colpiti possono dunque lamentare, quindi, difficoltà nella lettura e nella guida di veicoli».

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