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Benessere

Salute, da che cosa dipende?

23/02/2015

Qualcuno può pensare che la “Salute” dipenda solo da fattori esterni alla persona: genetica e un po’ di caso o fortuna. Sicuramente questi fattori hanno un loro peso, ma non sono gli unici. Ambiente e stile di vita sono altrettanto importanti e sono i soli, in particolare lo stile di vita, che sono modificabili dall’individuo. Di questo e di tanto altro si parlerà durante il Salone del Risparmio, in programma dal 25 al 27 marzo all’interno dell’Università Bocconi di Milano cui Humanitas partecipa per diffondere i valori della corretta informazione sanitaria e della prevenzione come Health Partner. Una buona occasione per iniziare a essere protagonisti del proprio stato di salute attraverso il questionario per misurare il proprio Health ID (clicca qui per compilarlo). La parola ai professionisti di Humanitas.

Lo Stile di vita può interferire con la genetica?

Certamente, alimentazione, attività fisica, l’abitudine al fumo di sigaretta, ecc, possono modulare, cambiare l’espressione di alcuni geni, attivandoli o disattivandoli. La cosa diventa particolarmente importante per quelle patologie in cui entrano in gioco moltissimi geni (come ad esempio diabete, ipertensione arteriosa, infarto, alcuni tumori, ecc): ciò che si eredita dai genitori è la “predisposizione” alla malattia; il fatto poi che la malattia si manifesti o meno dipende moltissimo anche dalle abitudini della persona.

Qual è allora l’alimentazione giusta?

L’alimentazione può influire sulla salute in vario modo: dall’igiene alimentare (alimenti non ben lavati o ben conservati possono essere il veicolo tramite il quale microorganismi patogeni causano malattie infettive), alla qualità dell’alimento (modo con cui un vegetale è stato coltivato, un animale allevato, conservanti, coloranti, additivi di vario tipo aggiunti, ecc.) e ovviamente aspetti puramente nutrizionali (quante calorie fornisce un alimento, quali principi nutrizionali contiene, la quantità assunta, ecc). Per la prevenzione di malattie cardiovascolari, metaboliche e neoplastiche è di particolare importanza mantenere un peso corporeo nella norma, un’alimentazione ricca in frutta, verdura, pesce, carni bianche magre, carboidrati non in quantità elevata e meglio se integrali, stando attenti alla qualità del prodotto scelto.

Attività fisica ok, ma non tutti possono essere atleti. E allora come fare?

Fortunatamente è così!  Non serve essere atleti per avere i benefici dell’attività fisica, anzi… il troppo non è indicato. L’esercizio fisico è considerato oggi come un “farmaco”: questo significa che fa sicuramente bene ma anche che deve essere in dose e modalità giuste a seconda dell’obiettivo che la persona si prefigge. Chi vuole dimagrire dovrà fare cose diverse da chi vuole gestire il mal di schiena, ad esempio. Le più recenti linee guida indicano che per avere benefici in termini di riduzione di mortalità e miglioramento della qualità di vita servono: 30 minuti al giorno di attività aerobica (camminare, correre, nuotare, andare in bicicletta, ecc) a intensità moderata (ad esempio camminare a passo veloce) tutti i giorni della settimana. Oppure 20 minuti al giorno di attività aerobica a intensità vigorosa (correre, nuotare a stile libero, ecc.) 3 volte alla  settimana. Meglio poi se associati a esercizi di forza a intensità lieve-moderata (pesi, macchine palestra, ginnastica) 2-3 volte alla settimana in giorni non consecutivi.

Non fumare previene i tumori, vero?

Certo, ma non solo! Molte sono le sostanza dannose contenute in una sigaretta. Molte di queste, in particolare i catrami, possono aumentare il rischio di sviluppare tumori. Non dimentichiamo però che il fumo contiene anche la nicotina che, non solo crea dipendenza, ma aumenta moltissimo il rischio di malattie cardiovascolari (ad esempio infarto) e metaboliche (ad esempio diabete). Attenzione quindi, non basta ridurre o eliminare i prodotti della combustione della carta, occorre stare lontani anche dalla nicotina e tutte le altre sostanze contenute.

E lo stress…?

Di per sé lo stress non è una cosa negativa, fa parte della vita, anzi ci permette di avere buone performance. Quando però è troppo allora possono esserci problemi. C’è stress quando la persona inizia ad avere sintomi fisici come stanchezza, cuore che batte forte, problemi gastrointestinali, mal di testa, ecc, piuttosto che ansia, performance fisiche e lavorative ridotte, alterazione delle relazioni sociali, ecc. Attenzione a non peggiorare il comportamento pensando di fare cose che aiutano… Ad esempio fumare di più o ricorrere a sostanze eccitanti, smettere di fare esercizio per mancanza di tempo o gratificarsi solo con il cibo. La soluzione c’è sempre, ma non sempre la si vede da soli.

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