Sono arrivati negli aeroporti italiani i primi apparecchi, le autorità assicurano che non ci sono pericoli per la salute né per la privacy. Ma rimangono alcuni interrogativi.

La decisione delle autorità italiane di allineare alcuni dei nostri aeroporti ai principali scali internazionali, introducendo l’uso del body scanner ha suscitato un acceso dibattito. L’apparecchio, che mette letteralmente “a nudo” il passeggero rilevando l’eventuale presenza di armi o esplosivi, è necessario secondo le forze dell’ordine per garantire la sicurezza di chi vola. Dopo il fallito attentato di Natale sul volo Amsterdam-Detroit infatti il sistema dei controlli ha scoperto più di una falla e il body scanner sembra essere l’unico modo per viaggiare davvero sicuri. E anche le proteste di chi denuncia una violazione delle regole sulla privacy sono state in qualche modo placate con questa giustificazione.

C’è però un terzo aspetto, non meno importante: quello della salute. È stato il ministro Ferruccio Fazio in un’intervista alla Stampa a mettere in guardia sui possibili rischi comportati dalle radiazioni del body scanner. Il responsabile della Salute ha provato di persona la nuova strumentazione di fiumicino, assicurando che le onde elettromagnetiche non sono dannose. Per i dispositivi simili a quelli a raggi X o agli ecografi utilizzati in medicina invece le cautele sono d’obbligo. Le radiazioni, conclude Fazio, possono in linea teorica presentare dei pericoli, soprattutto per bambini, donne in gravidanza e viaggiatori frequenti. Ne parliamo con i dottori Giorgio Brambilla e Giovanni Tosi, rispettivamente responsabile e fisico del Dipartimento di Diagnostica per Immagini di Humanitas.

Esistono due tipi di Body Scanner: un modello sfrutta la backscatter technology, utilizzando radiazioni ionizzanti (i raggi X), l’altro strumento si basa su radio-onde ad altissima frequenza.
Durante la scansione con il Body Scanner che utilizza i raggi X – secondo la Trasportation Security Administration americana, l’ente per la sicurezza dei voli – l’energia che viene assorbita dalla persona in cabina è equivalente a quella assorbita in due ore di volo ad alta quota.

Esistono alte percentuali di rischio per la salute?
“I rischi per il nostro corpo dipendono dalla quantità di radiazioni emesse dallo strumento: 10 microRem sono valori con bassissime probabilità di danno. Ma è importante definire quanto vale questa probabilità, perché in caso di viaggiatori frequenti (come piloti, hostess e steward), donne in gravidanza e bambini, la percentuale di rischio potrebbe aumentare.

C’è da temere?
“No, anche perché non dobbiamo dimenticare che tutti noi siamo esposti quotidianamente alla radiazione ‘naturale’ presente sul pianeta Terra, e che in un anno assorbiamo radiazioni per circa 30.000 volte di più rispetto ai 10 microRem dei Body Scanner”.

Più in generale, quali danni possono causare i raggi X?
“I danni prodotti possono essere probabilistici (definiti ‘stocastici’, relativi cioè al calcolo delle probabilità) o deterministici (nel caso in cui viene superato il valore di soglia che può appunto determinare un danno). Il primo caso include leucemie, tumori alla pelle e alla tiroide, oltre a danni genetici. Nel secondo caso rientrano sterilità (maschile e femminile), cataratta, danni al midollo osseo che possono causare leucemie”.

L’altro sistema di Body Scanner si basa, invece, su radio-onde ad altissima frequenza (onde millimetriche). In un’intervista raccolta dal Corriere della Sera, Alfredo Siani, Presidente della Società Italiana di Radiologia Medica (Sirm) spiega come “queste apparecchiature non appaiono particolarmente pericolose. Le onde radio assorbite nel corso di un controllo sono assimilabili a quelle emesse da un cellulare durante una telefonata di una quindicina di minuti”.

A cura di Cristina Bassi e Alessio Pecollo