Il Coronavirus “spiegato” ai bambini

Da quanto sappiamo, il nuovo Coronavirus colpisce molto poco i bambini ed è meno aggressivo rispetto a come si manifesta negli adulti. Come tutti i virus, può aggravare patologie già presenti e anche nei bambini si trasmette attraverso le vie respiratorie, con le goccioline di saliva che si trovano negli starnuti e nella tosse di chi è infetto. 

 

I sintomi sono aspecifici nella gran parte dei casi, con tosse, raffreddore e febbre. I genitori devono rivolgersi ai bambini sottolineando il problema che si trovano ad affrontare con serenità e con determinazione.  Rapportarsi ai propri figli vuol dire parlare con una terminologia adatta all’età e dare risposte alle loro domande, spiegazioni su ciò che vedono o sulle indicazioni di comportamento che ricevono. 

 

Approfondiamo l’argomento con il dottor Fabrizio Ciralli, Responsabile di Neonatologia e Patologia Neonatale di Humanitas San Pio X.

 

Come spiegare il coronavirus ai bambini? 

 

In ogni situazione, bella o brutta, i bambini ci guardano e quello che facciamo permette loro di comprendere cosa accade. 

 

Dare l’esempio è fondamentale sia per evitare allarmismo e panico, spiegando con parole semplici a seconda dell’età, cosa sta accadendo, sia per insegnare ai bambini a compiere le azioni corrette di prevenzione dal contagio, come lavarsi le mani (con l’acqua e il sapone o con la soluzione idroalcolica), tossire o starnutire nel fazzoletto monouso – da gettare subito nel cestino – o nella piega del gomito, non toccarsi gli occhi o la bocca con le mani perché il virus, anche se non si vede, può essere presente nelle mani. Il gioco, come sempre nei bambini, aiuta l’apprendimento di informazioni che serviranno anche per altri virus e in altre situazioni, come l’influenza stagionale. 

 

Come spiegare ai bambini che alcune persone indossano la mascherina? 

 

La mascherina è un mezzo per proteggere gli altri dal contagio. Può essere utile spiegare al bambino con tranquillità che in caso di sintomi come raffreddore e tosse, anche mamma e papà, oppure lui/lei stesso/a indosseranno la mascherina per evitare che altri si ammalino.  Può aiutare giocare con il bambino a indossare la mascherina, per esempio insegnandogli come metterla. 

 

Con le scuole chiuse, c’è più tempo da passare con i bambini: cosa fare? 

 

L’occasione può servire a stimolare i bambini in attività formative, rispondere alle domande, dare informazioni chiare, ma anche giocare insieme a lavarsi le mani, inventare indovinelli divertenti per verificare se il bambino ha appreso le informazioni chiave come “quando e perché bisogna lavarsi le mani?”, oppure “arriva lo starnuto: cosa faccio?”. 

 

In questo modo, il bambino apprenderà informazioni utili anche per la prevenzione futura.

Redazione Humanitas Salute: