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Prevenzione

Ho la testa che mi scoppia!

27/03/2013

Tra i disturbi che spingono le persone a farsi visitare dai medici di famiglia, sicuramente il mal di testa è fra i più frequenti. Ma che cosa si intende con emicrania? Ce lo spiega la dottoressa Paola Merlo

 

Esistono forme differenti di cefalea di tipo emicranico, caratterizzate da differenti sintomi e dolori.

«In primo luogo si deve ricordare che l’emicrania è una forma di cefalea primaria che può presentarsi preceduta o meno da sintomi neurologici veri e propri, che meglio si possono definire come “aura emicranica”», ci spiega la dottoressa Paola Merlo, responsabile dell’Unità Operativa di Neurologia di Humanitas Gavazzeni e responsabile del Centro Cefalee SISC presso lo stesso ospedale.

Tra i disturbi che spingono le persone a farsi visitare dai medici di famiglia, sicuramente il mal di testa è fra i più frequenti. Questo disturbo, rappresenta una patologia in grado di rendere insopportabile la vita di molti con conseguente grande indice di disabilità. Se si considerano le percentuali di presentazione si può ben osservare che le donne, circa il 90%, sono coloro che hanno maggiormente presentato la cefalea e almeno una volta nell’ultimo anno. Per gli uomini la percentuale è più bassa e si avvicina all’80%.

L’emicrania è una delle più frequenti forme di cefalea. Si tratta di una forma cosiddetta “primaria” di mal di testa, non legata a un danno d’organo (le altre sono la cefalea tensiva e la cefalea a grappolo). Scopriamo insieme alla dottoressa Paola Merlo di che cosa si tratta.

Dottoressa Merlo, che cosa si intende con emicrania?

«L’emicrania è considerata un “disordine neurologico episodico spesso familiare caratterizzato da attacchi ricorrenti di cefalea, ampiamente variabili in termini di frequenza, durata e intensità”. Il dolore, di solito unilaterale, a carattere pulsante, può associarsi a disturbi visivi, sensitivi, motori, vegetativi, dell’umore e/o del comportamento. L’emicrania colpisce il 17% delle donne e il 5% degli uomini. La preponderanza nel sesso femminile è stata attribuita a una possibile influenza ormonale. La prevalenza dell’emicrania senza aura è pari al 10-15%, mentre quella dell’emicrania con aura è dell’8%. Il tasso di prevalenza tende tuttavia a decrescere dopo i 50 anni di età, soprattutto in rapporto alla diminuzione percentuale delle forme primarie».

Come vengono distinti i vari tipi di emicrania da altre forme di cefalee ?

«A livello internazionale, il riferimento o standard diagnostico unanimemente accettato è attualmente rappresentato dalla Classificazione ICHD II (International Classification of Headache Disorders dell’International Headache Society 2003/4). È altresì fondamentale distinguere fra le forme primarie e le forme secondarie che sono conseguenza di patologie organiche».

Vediamole nel dettaglio. Cominciamo dall’emicrania senza aura.

«L’emicrania senza aura è una cefalea idiopatica (senza danno d’organo) che si manifesta con attacchi ricorrenti della durata di 4-72 ore. Sue caratteristiche sono la comparsa di dolore pulsante, a localizzazione unilaterale, di intensità moderata o severa, associato a nausea, vomito, fotofobia e fonofobia (intolleranza alla luce e al rumore) e da un peggioramento della sintomatologia durante l’attività fisica».

Quali sono le differenze rispetto all’emicrania con aura?

«Questo tipo di emicrania, in passato definita come emicrania classica, emicrania oftalmica, emicrania accompagnata, emicrania complicata, è un disturbo idiopatico ricorrente, caratterizzato dalla presenza di sintomi neurologici focali (deficit del movimento e della sensibilità, disturbi del linguaggio e della vista, ecc.) della durata di 5-20 minuti (mai più di 60 minuti). In questo caso, quindi, vi è la cosiddetta aura, cioè il preavviso della crisi di emicrania. La cefalea, la nausea e/o la fotofobia di solito seguono i sintomi neurologici caratteristici dell’aura, immediatamente o dopo un breve intervallo libero inferiore a un’ora. Talvolta l’aura può manifestarsi a una fase dolorosa già avanzata. La cefalea di solito dura 4-72 ore, ma può anche essere del tutto assente».

Che caratteristiche hanno le persone colpite da emicrania con aura?

«I pazienti che soffrono di emicrania con aura sono mediamente meno giovani rispetto a quelli della forma senza aura. Meno di frequente hanno un’anamnesi familiare positiva per cefalea e, non di rado, nelle donne, questa forma esordisce durante la gravidanza. Sotto la denominazione di “aura emicranica senza cefalea” si comprendono le forme nelle quali la sintomatologia neurologica dell’aura non è seguita dalla fase algica (dolorosa), ponendo così notevoli problemi di diagnosi differenziale con gli attacchi ischemici cerebrali transitori».

 

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