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Diagnosi

Vaccino antinfluenzale

05/06/2018

Che cos’è il vaccino antinfluenzale?

 

Il vaccino antinfluenzale l’arma di prevenzione più valida contro l’influenza stagionale, un disturbo che colpisce le vie respiratorie causato dai cosiddetti virus influenzali.

 

Come funziona il vaccino antinfluenzale?

 

Il vaccino antinfluenzale in uso in Italia è chiamato trivalente in quanto include tre tipologie di virus: due di tipo A (H1N1 e H3N2) e uno di tipo B. Esiste inoltre un vaccino quadrivalente che comprende due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e due virus di tipo B.

I virus presenti nei vaccini sono selezionati sulla base dei virus isolati durante la stagione passata. La validità del vaccino dipende dunque dalla corrispondenza tra i virus che include e quelli circolanti, che possono anche essere differenti.

Il vaccino viene somministrato mediante iniezione intramuscolare: nel braccio dai 9 anni in su, nella parte antero-laterale della coscia per i bambini più piccoli.

 

Quando fare il vaccino antinfluenzale?

 

Nel nostro Paese è possibile sottoporsi al vaccino antinfluenzale nel periodo autunnale, la campagna vaccinale inizia verso la metà ottobre e termina a fine dicembre. Questo lasso di tempo è stato stabilito come il migliore, tenendo presente le condizioni climatiche italiane e lo sviluppo delle epidemie influenzali.

La vaccinazione può essere effettuata da tutti coloro che lo desiderano e che non presentano particolari controindicazioni. Alcune categorie sono considerate particolarmente a rischio e quindi il vaccino antinfluenzale è suggerito ed offerto gratuitamente. Ecco alcuni esempi:

Persone di età maggiore ai 65 anni.
Bambini (oltre i 6 mesi), ragazzi e adulti (fino a 65 anni) affetti da patologie per le quali potrebbero essere esposti al rischio di complicanze serie in caso di influenza (patologie croniche dell’apparato respiratorio, malattie dell’apparato cardiocircolatorio, tumori, malattie metaboliche).
Donne in stato di gravidanza, che all’inizio della stagione epidemica siano al secondo o al terzo trimestre di gravidanza.
Categorie di lavoratori quali forze di polizia e vigili del fuoco.
Categorie di lavoratori a contatto con animali, probabile causa di infezione da virus influenzali non umani.
Effetti collaterali del vaccino antinfluenzale

Il vaccino antinfluenzale è sicuro perché affronta, prima della sua diffusione, una lunga serie di controlli.
Dopo l’iniezione possono manifestarsi reazioni locali quali irritazione, gonfiore e indolenzimento e inoltre febbre, mal di testa, dolori muscolari o articolari.

In concomitanza alla vaccinazione antinfluenzale sono stati riscontrati eventi poco frequenti (trombocitopenia, nevralgie, parestesie, disordini neurologici e reazioni allergiche gravi), ma non è stata comprovata la relazione tra il vaccino e il manifestarsi dei disturbi.

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