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Vaccino anti papillomavirus umano (HPV)

05/06/2018

Che cos’è il vaccino anti papillomavirus umano (HPV)?

Il papilloma virus è responsabile di infezioni molto comuni. Ne sono stati riconosciuti più di un centinaio di tipi, gran parte di questi provoca lesioni come le verruche ma circa quaranta tipi di HPV infetta le mucose, principalmente quelle genitali. Alcune lesioni possono inoltre trasformarsi in forme tumorali. I sierotipi che attaccano le mucose si distinguono quindi in sierotipi a basso rischio non oncogeni e sierotipi ad alto rischio oncogeni. I primi provocano lesioni benigne a basso rischio di alterazione maligna, mentre i secondi sono responsabili di circa il 70% dei tumori del collo dell’utero. L’HPV è causa anche neoplasie come ad esempio tumore all’ano, al pene, alla cavità orale, all’orofaringe. L’impiego del preservativo nei rapporti sessuali non allontana completamente il pericolo di contagio.
Il vaccino anti papillomavirus umano consente di scansare il pericolo di infezione, per essere efficace deve essere però assunto prima che l’organismo sia entrato a contatto con il virus.

Come funziona il vaccino anti papillomavirus umano (HPV)?

Il vaccino anti papillomavirus umano è formato da particelle collegate a sostanze adiuvanti, generate tramite DNA ricombinante e quindi senza usare il DNA del virus.
Nel nostro Paese sono disponibili due vaccini:

Bivalente: somministrato soltanto alle femmine, include i sierotipi 16 e 18 (responsabili di oltre il 70% di tutti i tumori del collo dell’utero). Si assume per via intramuscolare nella zona deltoidea del braccio.
Quadrivalente: per maschi e femmine, include i sierotipi 6, 11 (responsabili di oltre il 90% dei condilomi ano-genitali), 16, 18. Si inietta per via intramuscolare nella zona anterolaterale superiore della coscia.

Quando fare il vaccino anti papillomavirus umano (HPV)?

Il vaccino anti papilloma virus non è indispensabile ma è consigliato (per le ragazze intorno ai 12 anni) a causa della frequenza delle infezioni da HPV ed i probabili effetti. Considerato che il contagio si verifica per via sessuale è necessario somministrare il vaccino prima dell’inizio dell’attività sessuale.

Le dosi cambiano in base all’età ed alla tipologia di vaccino:

Vaccino bivalente: tra i 9 e i 14 anni, due dosi (la seconda da somministrare dopo 5-7 mesi dalla prima). Dai 14 anni, tre dosi (di cui la seconda dopo 1-2,5 mesi dalla prima e la terza 5-12 mesi dopo la prima).
Vaccino quadrivalente: tra i 9 e i 13 anni, due dosi (la seconda da somministrare dopo 6 mesi dalla prima). Può essere somministrato anche in tre dosi (la seconda ad almeno un mese dalla prima e la terza dopo circa tre mesi dalla seconda. Le tre dosi vanno comunque assegnate entro un anno). Dai 14 anni, tre dosi come nello schema precedente.
Effetti collaterali del vaccino anti papillomavirus umano (HPV)

Il vaccino anti papilloma virus umano è sicuro, dopo la sua somministrazione possono manifestarsi dolore, rossore e gonfiore e fastidio nell’area di iniezione.
Come per tutti i vaccini è probabile che si presenti l’eventualità di reazioni allergiche anche serie. Si tratta di un’evenienza comunque poco frequente.

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