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Spigola o branzino

01/01/1970

Spigola o branzino

 

Che cos’è la spigola?

Definita anche Dicentrarchus labrax o Morone labrax, è un pesce d’acqua salata e salmastra, facente parte della famiglia Moronidae e al genere Dicentrarchus. Viene chiamato spigola nell’Italia peninsulare e insulare, probabilmente con riferimento alle punte dei raggi delle sue pinne dorsali (“spiga”). Nell’Italia settentrionale, invece, viene definito branzino, presumibilmente perché le sue branchie sono piuttosto visibili. È presente nel Mediterraneo, nel mar Nero e nell’Atlantico.

 

Quali sono le proprietà nutrizionali della spigola?

100 g di spigola apportano 82 calorie ripartite nel seguente modo:

81% proteine

17% lipidi

2% carboidrati

Nello specifico, 100 g di branzino apportano:

79 g di acqua

16,5 g di proteine

1,5 g di lipidi

0,6 g di zuccheri solubili

Tra i minerali e le vitamine, 100 g di spigola apportano:

307 g di potassio

20 mg di calcio

202 mg di fosforo

4,1 mg di ferro

29 mg di magnesio

2,1 mg di zinco

0,7 mg di rame

9 µg di folati

0,11 mg di tiamina

0,16 mg di riboflavina

15 µg di vitamina A (retinolo equivalente)

tracce di vitamina C

 

Quando non mangiare la spigola?

Non sono note condizioni secondo cui il suo consumo potrebbe interferire con farmaci o altre sostanze.

 

Stagionalità della spigola

In Italia è reperibile durante tutto l’anno, tranne che nei mesi di marzo, agosto, ottobre e novembre.

 

Possibili benefici e controindicazioni della spigola

Si tratta di un pesce magro, indicato per chi segue un regime alimentare ipocalorico. Oltre ad essere digeribile, è ricca di proteine e contiene folati, per cui il suo consumo è consigliato anche in fase di gravidanza. L’acido folico può, difatti, ridurre fino al 70% il rischio che il nascituro sviluppi congenite malformazioni. Contiene gli acidi grassi omega 3, per cui può contribuire a tenere sotto controllo la pressione sanguigna ed i trigliceridi. Inoltre – grazie all’elevata presenza di potassio – contribuisce a contrastare l’ipertensione. E’ anche ricca di fosforo, che favorisce la memoria e il corretto sviluppo di denti ed ossa. Infine, secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, la sua assunzione regolare può ridurre fino al 64% la mortalità per cancro e fino al 50% quella associata al tumore alla prostata.

Il suo consumo è sconsigliato a chi soffre di intolleranza al pesce.

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre opportuno affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto in materia di nutrizione.

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