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Merluzzo

01/01/1970

Merluzzo

Che cos’è il merluzzo?

Quello propriamente detto è un pesce che appartiene al genere Gadus. Originario delle acque dell’Atlantico, è diverso dal nasello (Merluccius merluccius), anch’esso talvolta chiamato merluzzo. A volte sono definite “merluzzo” anche specie appartenenti ai generi Pseudophycis, Pollachius, Theragra, Trisopterus e Aulopus.

Quali sono le proprietà nutrizionali?

100 g di merluzzo crudo apportano circa 82 calorie e:

17,81 g di proteine

0,67 g di lipidi, fra cui 0,131 g di grassi saturi, 0,094 g di grassi monoinsaturi, 0,231 g di grassi polinsaturi (fra cui 195 mg di omega 3)

43 mg di colesterolo

54 mg di sodio

203 g di fosforo

16 mg di calcio

32 mg di magnesio

0,45 mg di zinco

0,38 mg di ferro

0,04 g di rame

33 µg di selenio

2,063 mg di niacina

0,065 mg di riboflavina

0.076 mg di tiamina

1 mg di vitamina C

0,245 mg di vitamina B6

7 µg di folati

0,91 µg di vitamina B12

40 UI di vitamina A

0,64 mg di vitamina E

36 UI di vitamina D

0,1 µg di vitamina K.

Quando non mangiare il merluzzo?

Non risultano esservi interazioni tra il suo consumo alimentare e l’assunzione di medicinali o altre sostanze. In caso di dubbio è opportuno rivolgersi al proprio medico.

Stagionalità del merluzzo

Si pesca da dicembre a marzo, ma è rinvenibile sul mercato tutto l’anno nelle sue forme essiccate o salate (stoccafisso e baccalà).

Possibili benefici e controindicazioni del merluzzo

Il suo profilo nutrizionale lo rende un buon alimento. Fonte di proteine di qualità elevata, non apporta molti grassi saturi (quelli pericolosi per arterie e cuore) e presenta al suo interno anche una piccola dose di omega 3 (benefici per la salute cardiovascolare). Favorisce altresì la buona salute dell’apparato cardiovascolare apportando potassio (che è coinvolto nel controllo della frequenza cardiaca e della pressione). E’ infine fonte di vitamine del gruppo B (coinvolte in numerosi processi metabolici), vitamina D e fosforo (alleati delle ossa) e selenio (che aiuta le difese antiossidanti dell’organismo).

Non bisogna tuttavia scordare che è una fonte di colesterolo, e che l’apporto quotidiano di quest’ultimo non dovrebbe superare i 300 mg (o i 200 mg in soggetti con problemi cardiovascolari).

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non possono sostituire in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre consigliabile affidarsi al consulto del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

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