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Mela

01/01/2018

Che cos’è la mela?

Si tratta del frutto di alberi che appartengono alla specie Malus domestica, una rosacea che è originaria dell’Est dell’Europa e dell’Asia sudoccidentale, oggi diffusa nella maggior parte delle aree temperate del mondo.

 

Quali sono le proprietà nutrizionali della mela?

Ogni mela contiene solo 64,5 calorie ed è formata all’incirca per il 94% di carboidrati, per il 4% di proteine e per il 2% di lipidi. Si tratta di un’ottima fonte di fluidi perché 150 g di mela contengono 130,35 g di acqua, ma anche:

16,05 g di zuccheri solubili

2,55 g di fibre (sia pectine solubili che fibre insolubili)

0,6 g di proteine

0,15 g di lipidi

Una mela da 150 g apporta inoltre:

198 mg di potassio

7,5 mg di vitamina C

7,5 mg di calcio

0,3 mg di ferro.

Fra i suoi fitonutrienti spicca l’acido fitico (0,09 g in 150 g).

Dal punto di vista nutrizionale mangiare mele intere è una migliore scelta che berne invece il succo; i suoi micronutrienti si concentrano difatti soprattutto nella buccia, e il frutto intero è più ricco di fibre e probabilmente anche di polifenoli (molecole benefiche in termini di protezione della salute). Nello specifico, la mela contiene catechine (in particolare epicatechina), acido clorogenico, flavonoli (soprattutto quercetina, ma anche kempferolo e miricetina), florizina e, nel caso delle varietà a buccia rossa, antocianine.

E’ invece priva di colesterolo e povera di sodio.

 

Quando non mangiare le mele?

Il suo succo potrebbe ridurre l’assorbimento di alcuni farmaci, come la fexofenadina. Durante il trattamento dovrebbe quindi esserne evitato il consumo; sembra difatti che, per evitare questo effetto indesiderato, non sia sufficiente assumere il medicinale lontano dal consumo del succo.

 

Possibili benefici delle mele

Il basso apporto calorico ed il limitato apporto di grassi e sodio, la rendono ideale per la salute del sistema cardiovascolare. I principali benefici del loro consumo derivano però dai loro fitonutrienti e dalle loro fibre. Queste ultime, nello specifico quelle solubili come la pectina, contribuiscono a ridurre il livello di colesterolo nel sangue e a normalizzare quelli di zucchero ed insulina; la pectina può essere inoltre utile in caso di diarrea. Le fibre insolubili promuovono invece la regolarità intestinale, facilitando il movimento del cibo nell’apparato digerente; per questo motivo possono essere utili in caso di diverticolite, stitichezza e di alcuni tipi di cancro.

Il loro consumo viene consigliato in caso di:

febbre

malattie cardiache

scorbuto

verruche

tumori

diabete

dissenteria

costipazione

Ad oggi non sono disponibili studi clinici che dimostrino la validità di questi consigli, ma i risultati di studi epidemiologici conducono ad ipotizzare che il consumo di almeno una mela al giorno possa aiutare a prevenire alcune forme tumorali (in particolare da quelli del colon retto e ai polmoni). Ricerche preliminari suggeriscono inoltre che il consumo di questo frutto protegga la salute dai fattori di rischio cardiovascolare (ipercolesterolemia, obesità, aterosclerosi e diabete) e da disturbi respiratori (in particolare l’asma). Sembrano esercitare, infine, un’attività antinfiammatoria e antiossidante.

 

Possibili controindicazioni delle mele

La principale controindicazione al suo consumo è costituita dall’allergia. Fra le sue possibili manifestazioni sono incluse l’orticaria, la sindrome orale allergica e l’asma indotta dall’esercizio. Il suo potenziale allergenico sembra dipendere dalla varietà presa in considerazione.

I suoi semi non devono essere ingeriti in grandi quantità a causa dei pericoli che sono associati all’acido cianidrico presente al loro interno.

 

Stagionalità delle mele

Nell’emisfero boreale sono presenti dalla fine dell’estate sino alle prime settimane invernali.

 

 

 

 

 

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione equilibrata e sana è sempre opportuno affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto in materia di nutrizione.

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