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Mango

05/03/2020

Mango

Che cos’è il mango?

Si tratta del frutto della Mangifera indica, una specie che appartiene alla famiglia della Anacardiaceae originaria del Sudest asiatico ed oggi coltivata, nelle sue numerose varietà, in diverse parti del mondo. Attualmente il principale produttore di mango è il Messico. Anche in Italia ne esistono coltivazioni.

Quali sono le proprietà nutrizionali?

In 100 g di mango sono presenti 53 calorie così distribuite:

89% carboidrati

8% proteine

3% lipidi.

Nello specifico, 100 g della parte edibile del frutto apportano:

82,8 g di acqua

12,6 g di zuccheri solubili

1,6 g di fibre

1 g di proteine

0,2 g di lipidi.

Tra i minerali e le vitamine, 100 g della parte commestibile del mango apportano:

250 mg di potassio

11 mg di fosforo

7 mg di calcio

1 mg di sodio

0,5 mg di ferro

28 mg di vitamina C

0,6 mg di niacina

0,04 mg di riboflavina

0,02 mg di tiamina

533 µg di vitamina A (retinolo equivalente).

E’ anche una fonte di flavonoidi, come la quercetina, e di xantoni glicosilati, come la mangiferina.

Quando non mangiare il mango?

Può inibire l’attività di alcuni enzimi che sono coinvolti nel metabolismo dei farmaci (P450) e di alcuni trasportatori di questi ultimi. Fra i principi attivi il cui effetto può essere influenzato dal consumo di tale frutto è incluso l’anticoagulante warfarin.

Stagionalità del mango

La sua stagionalità è diversa a seconda della varietà presa in considerazione. Difatti, mentre alcune preferiscono i climi invernali, altre preferiscono l’estate. Per questo motivo è possibile reperirlo sul mercato tutto l’anno.

Possibili benefici e controindicazioni

E’ una buona fonte di vitamina C, vitamine, minerali e di fibre alimentari. Tra le sue proprietà sono incluse quelle antinfiammatorie e antimicrobicrobiche, dovute alla presenza di flavonoidi come la quercetina – cui sono state associate anche proprietà antitumorali – antiaterosclerotiche ed antipertensive. Sembra inoltre che il suo consumo contribuisca a tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue, almeno in caso di obesità.

L’allergia a tale frutto è piuttosto rara e non deve essere confusa con la forma di dermatite da contatto (il “rash da mango”), che è invece causata dalla linfa dell’albero ma non è associabile alla polpa. Solitamente la linfa non contamina il frutto, ma può entrare in contatto con la pelle durante la fase di raccolta.

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione equilibrata e sana è sempre opportuno affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto in materia di nutrizione.

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