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Bottarga di muggine e di tonno

05/03/2020

Che cos’è la bottarga di muggine?

E’ formata dalle sacche ovipare delle femmine di Mugil cephalus, il cefalo muggine. Si tratta di un prodotto stagionato con l’aggiunta di sale.

Analoga alla bottarga di muggine è la bottarga di tonno, dal gusto più sapido. Può essere prodotta a partire dalle sacche ovariche del tonno pinna gialla (Thunnus albacares) o da quelle del tonno rosso (Thunnus thynnus).

 

Quali sono le proprietà nutrizionali?

100 g di bottarga di muggine apportano circa 373 calorie ripartite come segue:

62% di lipidi

38% di proteine

Nello specifico, in 100 g di bottarga di muggine si trovano:

35,5 g di proteine

30,5 g di acqua

25,7 g di lipidi

440 mg di colesterolo.

Essendo prodotta mediante salatura, è ricca di sodio.

 

Quando non mangiare la bottarga di muggine?

Non risultano esservi interazioni tra il consumo di bottarga di muggine o di bottarga di tonno e l’assunzione di medicinali o altre sostanze. Nel dubbio è opportuno chiedere consiglio al proprio medico.

 

Stagionalità della bottarga di muggine

La bottarga di muggine viene lavorata nel mese di settembre, mentre la produzione di quella di tonno inizia invece dopo la mattanza (intorno a maggio). Il prodotto finale è commercialmente reperibile durante tutto l’anno.

 

Possibili benefici e controindicazioni della bottarga di muggine

Il principale vantaggio che deriva dal suo consumo è l’assunzione di proteine di alta qualità. Le elevate quantità di sodio e di colesterolo presenti in questo alimento ne rendono però sconsigliabile un consumo eccessivo. Un eccesso di sodio può difatti favorire la ritenzione idrica, con conseguente aumento del rischio di ipertensione ed edemi; per questo motivo non dovrebbero esserne assunti più di 2 g al giorno (la quantità apportata da 5 g di sale da cucina). La dose quotidiana di colesterolo non dovrebbe invece oltrepassare i 300 mg. Infatti questo lipide – se presente in concentrazioni troppo elevate – può accumularsi nella parete arteriosa, promuovendo l’aterosclerosi e le sue possibili complicanze (ictus ed infarto inclusi). Per questo motivo, chi soffre di problemi cardiovascolari dovrebbe ulteriormente limitare la sua assunzione, evitando di superare i 200 mg giornalieri.

Disclaimer

Le seguenti informazioni rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

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