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Bacche di Goji

01/01/2018

Che cosa sono le bacche di Goji?

Si tratta del frutto di due specie di Solanaceae che sono strettamente correlate. Originariamente coltivate in Cina, sono degli alberi che producono fiori di color lavanda o porpora tenue e si caratterizzano per foglie lanceolate o ovali che possono essere impiegate per preparare infusi.

Le bacche – tenere e dalla forma allungata – sono di color arancione-rosso e contengono dai 10 ai 60 semi gialli.

 

Quali sono le proprietà nutrizionali delle bacche di Goji?

Una porzione di bacche di Goji pesa circa 28 gr e apporta 23 calorie, di cui 2 sotto forma di grassi.

Le rimanenti corrispondono a:

6 gr di carboidrati

4 gr di carboidrati sotto forma di zuccheri

3 gr di proteine

2 gr di fibre alimentari.

Nella stessa quantità di bacche di Goji si trovano anche 7 mg di sodio e il 50% di vitamina A, il 14% di ferro, il 9% di vitamina C ed il 3% di calcio che corrispondono circa della dose giornaliera consigliata in un regime alimentare da 2.000 calorie al giorno. Al loro interno si nascondono, inoltre, quantità non trascurabili di selenio, potassio, zinco, vitamina B2 (riboflavina) e vitamina E (tocoferolo).

Tra le altre molecole presenti nelle bacche di Goji si possono includere diversi carotenoidi (luteina, licopene,beta carotene, zeaxantina), betaina e peptidoglicani, mentre l’atropina sembra essere presente solo in piccole tracce. Questi frutti sono anche fonti di composti volatili (glicolipidi, glicosidi, steroidi, glucopiranosidi e alcaloidi), peptidi ciclici, flavonoidi, fenilammidi e sesquiterpeni. Nelle sue foglie sono presenti rutina, acido clorogenico e lyciumosidi, mentre la scorza della radice è fonte di fenilammidi.

 

Quando non mangiare le bacche di Goji?

Il consumo di queste bacche può interagire con l’assunzione di warfarin. Nei casi in cui è stata rilevata un’interferenza, i pazienti avevano assunto una quantità di infuso di bacche o di corteccia di Goji (L. barbarum) corrispondente al consumo di 6-8 bacche/giorno.

Ricerche effettuate suggeriscono inoltre una possibile inibizione della monoamino ossidasi B (MAO-B), ma le conseguenze di tale effetto non sono ancora note.

 

Possibili benefici delle bacche di Goji

Le bacche di Goji sono state impiegate al fine di prevenire condizioni come:

epatite

problemi immunologici

trombosi

infertilità maschile

diabete

iperlipidemie

tumori.

Sono inoltre un ingrediente di molti rimedi erboristici ad uso oftalmico e vengono indicate per aumentare l’energia, per nutrire il sangue e come tonico per reni, polmoni e fegato.

Esistono però pochi studi clinici che giustifichino il loro utilizzo terapeutico o che permettano di stabilire l’assunzione giornaliera raccomandata. Studi effettuati suggeriscono però che potrebbe realmente esercitare proprietà ipoglicemizzanti e antiossidanti, che possa potenziare il funzionamento del sistema immunitario e che eserciti degli effetti protettivi nei confronti del fegato, del sistema nervoso e degli occhi. E’ stato inoltre osservato che l’assunzione giornaliera di 15 g di bacche di Goji è associata – in individui adulti in stato di buona salute – all’aumento del livello plasmatico di zeaxantina.

 

Possibili controindicazioni delle bacche di Goji

Non sono ad oggi note delle controindicazioni circa la loro assunzione e gli studi clinici che hanno valutato le conseguenze del loro utilizzo non hanno evidenziato effetti collaterali degni di nota. Le informazioni a tal proposito sono tuttavia limitate (nel caso dell’assunzione durante la gravidanza e l’allattamento risultano nulle).

 

Stagionalità delle bacche di Goji

Nell’emisfero boreale esse maturano tra luglio e ottobre. Una volta raccolte, vengono disidratate al fine di consentirne la conservazione; tale processo conferisce loro un aspetto simile a quello dell’uva passa.

Disclaimer

Le informazioni qui riportate rappresentano delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Al fine di garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre opportuno affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.

 

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