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Vitamina D

01/01/2018

Che cos’è la vitamina D?

La vitamina D è una vitamina liposolubile, il fegato perciò è in grado di accumularla e per questo non occorre introdurla regolarmente con la propria dieta alimentare, visto che all’occorrenza il nostro organismo ha la capacità di rilasciarla nelle quantità richieste.

La vitamina D esiste in due forme: l’ergocalciferolo, che si assume attraverso gli alimenti, e il colecalciferolo, che viene invece sintetizzato dal corpo.

 

 

A che cosa serve la vitamina D?

Una gran parte della vitamina D viene sintetizzata dal nostro corpo, sfruttando l’assorbimento dei raggi solari effettuato dalla pelle. Questa vitamina agisce come un regolatore del metabolismo del calcio e proprio per questa ragione è implicata nella calcificazione delle ossa.

La vitamina D aiuta anche a mantenere sotto controllo i livelli di calcio e di fosforo presenti nel sangue.

 

 

In quali alimenti è presente la vitamina D?

In genere la vitamina D è modestamente presente nel cibo (la contengono in quantità limitate i pesci grassi, latte e derivati, uova, fegato e verdure a foglia verde). Uno dei pochi alimenti che ne è ricco è l’olio di fegato di merluzzo.

La vitamina D viene prodotta per la massima parte in maniera autonoma dal nostro organismo grazie all’esposizione ai raggi solari, e per questa ragione si deve far ricorso ad integratori solamente in certe condizioni, come ad esempio in fase di crescita, durante una gravidanza e in fase di allattamento.

 

 

Qual è il fabbisogno giornaliero di vitamina D?

Il fabbisogno quotidiano di vitamina D cambia in base all’età del soggetto. I bambini e gli adulti fino a 50 anni di età ne dovrebbero assumere almeno 200 unità al giorno, mentre gli adulti tra i 51 e i 70 anni ne dovrebbero assumere 400 unità al giorno. Agli anziani di oltre 70 anni se ne raccomandano 600 unità giornaliere.

 

 

Carenza di vitamina D

La carenza di vitamina D ha degli effetti deleteri sulla calcificazione delle ossa, causando dei disturbi quali il rachitismo nei bambini e deformazioni delle ossa di vario genere, fino alla osteomalacia, che si manifesta quando la parte esterna della struttura ossea è ancora integra, sebbene al loro interno sia presente una concentrazione di minerale difettosa.

Una carenza di Vitamina D fa diventare i denti più deboli e soggetti alle carie.

 

 

Eccesso di vitamina D

L’eccesso di vitamina D può causare una calcificazione generale che interessa diversi organi, causando anche vomito, diarrea e spasmi muscolari.

 

Quali comportamenti possono provocare una carenza di vitamina D?

Dato che la gran parte della vitamina D viene creata dall’organismo che sfrutta i raggi solari, si potrebbe verificare una carenza di questa vitamina se si attuano dei comportamenti che ostacolino l’esposizione al sole, come ad esempio restare sempre vestiti con degli abiti coprenti che non fanno passare i raggi del sole, fare uso di protezioni solari troppo alte o restare troppo spesso chiusi in casa o in ufficio.

La vitamina D inoltre può risultare carente per la presenza di altre abitudini poco salutari, quali l’abuso di alcol e di droghe. Anche diversi trattamenti farmacologici possono incidere sulla quantità di vitamina D presente nel corpo.

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