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ECMO – Ossigenazione extracorporea a membrana

01/01/1970

ECMO – Ossigenazione extracorporea a membrana

Che cos’è e a che cosa serve l’ECMO?

L’ECMO, che deriva dalle iniziali della sigla inglese ExtraCorporeal Membrane Oxygenation (Ossigenazione extracorporea a membrana), è una procedura di circolazione extracorporea che viene adoperata in funzione di supporto nei pazienti con insufficienza cardiaca o respiratoria.

Utilizzando l’ECMO si possono assegnare provvisoriamente le funzioni di cuore e polmoni a un apparecchio esterno, consentendo al personale medico di intervenire sul soggetto.

 

Come funziona l’ECMO?

L’ossigenazione extracorporea a membrana impiega per il suo funzionamento un’ apparecchiatura cuore-polmone affine a quella adoperata nella circolazione extra-corporea. Il circuito, attraverso un tubo e una pompa, asporta sangue dal paziente e lo convoglia nel polmone artificiale, dove viene sottoposto ad un processo di ossigenazione che preleva al contempo l’anidride carbonica per poi essere messo nuovamente in circolo nell’organismo.

Il prelievo sanguigno si effettua sempre dal circolo venoso, al contrario la re-immissione del sangue ossigenato si può effettuare sia nel circolo venoso (ECMO veno-venosa), che in quello arterioso (ECMO veno-arteriosa).

L’ECMO è pericolosa o dolorosa?

Si tratta ovviamente di una procedura invasiva e pertanto presenta i rischi connessi a questi procedimenti, valutando inoltre la grande importanza degli organi che implica.

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