Stai leggendo La frutta fresca? “Scudo” contro infarto e ictus

Alimentazione

La frutta fresca? “Scudo” contro infarto e ictus

09/01/2015

Aiutare il cuore e il sistema cardiocircolatorio? La ricetta è semplice: rimettere la frutta al centro dell’alimentazione. Il consiglio arriva da uno studio dell’Università di Oxford che ha fatto le pulci a una ricerca durata 7 anni e condotta esaminando le abitudini alimentari di oltre mezzo milione di cinesi.

I risultati, illustrati al recente congresso della Società europea di cardiologia, mostrano che il consumo quotidiano di frutta fresca riduce drasticamente il rischio cardiovascolare: -27% di infarti e addirittura -40% di ictus. La quantità raccomandata? Basta la classica “mela al giorno”: una porzione di frutta da 150 grammi protegge vere e arterie. Approfondiamo l’argomento con i professionisti di Humanitas.

La cattiva abitudine di consumare in modo insufficiente frutta e verdura è responsabile di un’accelerazione dell’invecchiamento delle arterie e delle vene che inizia già nell’infanzia e che favorisce sovrappeso e obesità, che con il tempo concorrono ad aumentare la probabilità di malattie cardiovascolari da trombosi. Purtroppo oggi i ragazzi molto giovani mangiano troppe calorie di cattiva qualità, che provengono da grassi, zuccheri e cibi conservati processati e non si muovono abbastanza, sprecando la straordinaria opportunità di preparare un futuro di salute per il proprio cuore e il proprio cervello investendo in abitudini intelligenti.

Un bambino italiano su dieci è obeso

Anche in termini di abitudini e fattori di rischio le differenze tra Paesi occidentali e orientali sono rilevanti. Nonostante la disponibilità della dieta mediterranea, i cattivi stili di vita stanno facendo breccia nelle abitudini dei ragazzi. L’Italia, rispetto alla maggior parte dei Paesi europei, si colloca in fondo alle classifiche: in Italia un bambino su 3 è in sovrappeso e uno su dieci è obeso.

Una ricerca della Clinica Pediatrica del Policlinico di Milano segnalava già anni fa che il 10% dei bambini in età scolare presentava elevati livelli di colesterolo e una iniziale sofferenza aterosclerotica delle arterie, concomitante a un aumento del rischio di diabete e ipertensione nell’età adulta. Le minacce? Troppi grassi, troppi cibi conservati o precotti, troppe bibite zuccherine, troppe merendine, poca frutta e troppi permessi per saltare l’ora di ginnastica.

Incrementare il consumo della frutta

Alcune iniziative per incrementare il consumo di frutta sono già state portate avanti sia a livello locale che nazionale, ma governi e autorità sanitarie dovrebbero supportare con maggiore intensità e convinzione i programmi di prevenzione: quanto è stato fatto fino ad  oggi non basta, dobbiamo e possiamo fare di più. Consumare più frutta aiuta i bambini ad acquisire buone abitudini che porteranno con sé anche nell’età adulta, soprattutto se consumata nella stagione appropriata.

Malattie cardiovascolari, articoli correlati

 

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita