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Alimentazione

Prodotti gluten free, consumo in aumento

21/11/2014

La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, una malattia molto diffusa che colpisce un italiano su cento (ma solo nel 20% dei casi è diagnosticata). Per eliminare la sintomatologia, l’unica soluzione è abolire dalla propria dieta il glutine, sostanza proteica che si trova in molti alimenti, dal frumento ai cereali come orzo, farro, avena, segale e malto. Crescono quindi i consumatori di prodotti “gluten free”, tanto da spingere Saloni e Fiere dedicate all’alimentazione a riservare aree specifiche ad alimenti che sono consumati anche da chi celiaco non è.

Ne abbiamo parlato con la dottoressa Stefania Setti, Medico Nutrizionista, responsabile dell’Ambulatorio di Nutrizione Clinica e Dietologia di Humanitas Gavazzeni.

Ci si può ammalare di celiachia?

«No, non ci si ammala, perché la celiachia è una malattia di origine genetica, cioè presente fin dalla nascita. Si tratta di un’intolleranza che purtroppo provoca la distruzione dei villi intestinali dell’intestino tenue, deputati all’assorbimento dei nutrienti, causando quindi sintomatologie gastrointestinali (senso di ripienezza con distensione addominale, mal di stomaco, diarrea) e, spesso, anche dermatologiche (eruzioni, rush cutanei e soprattutto dermatiti). L’unica terapia per combattere la celiachia è eliminare il glutine dalla propria dieta, che significa non consumare parecchi alimenti come pane, pasta, pizza, biscotti».

Che cosa può mangiare una persona celiaca?

«Alimenti naturalmente privi di glutine come ad esempio riso, grano saraceno, miglio, farina di mais e patate. Per non dover rinunciare a pasta, pane, pizza, biscotti che di glutine ne contengono, l’industria alimentare oramai mette a disposizione prodotti “gluten free” che sono contrassegnati dal simbolo della spiga sbarrata e che si trovano in farmacia, negozi specializzati e supermercati».

Il consumo di prodotti “gluten free” cresce anche fra le persone che non sono celiache. Può essere una buona strategia per una sana dieta quotidiana?

«Non vi è alcuna indicazione a eliminare il glutine dalla propria dieta per persone che non sono realmente celiache. È vero però che ci sono sempre più soggetti che soffrono di “ipersensibilità al glutine”, ovvero risultati negativi ai test per la celiachia ma che presentano uno o più sintomi. In questo caso il consiglio è di consumare preferibilmente alimenti naturalmente privi di glutine piuttosto che alimenti “gluten free” prodotti dall’industria».

Ci sono poi i cibi “contaminati” dal glutine, altrettanto dannosi per i celiaci

«Sì, esistono alimenti che sono stati “contaminati” dal glutine durante la loro preparazione, come succede ad esempio con l’utilizzo di certi condensanti derivanti dal frumento, oppure quando si mangia fuori casa in locali dove non vengono perfettamente rispettate le norme di preparazione dei pasti senza glutine. Bisogna stare davvero attenti perché è sufficiente assumere anche solo una minima parte di glutine per un celiaco per vanificare completamente lo sforzo compiuto fino a quel momento. La dieta priva di glutine riesce a tenere sotto controllo la sintomatologia, ma purtroppo, non fa guarire dalla malattia».

 

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