Stai leggendo Dimagrire, tutti i “vero” e “falso”

Alimentazione

Dimagrire, tutti i “vero” e “falso”

28/03/2016

Dimagrire in sicurezza, come fare? Complice Internet, le riviste e il passa parola, chi vuole dimagrire tende ad affidarsi a diete “fai da te” o a fantomatiche diete last minute molto ferree che promettono risultati facili e veloci, invece di affidarsi a un nutrizionista. Ne parliamo con la dottoressa Manuela Pastore, dietista dell’ospedale Humanitas.

E’ corretto eliminare totalmente i grassi da un regime alimentare dietetico?

«Un regime alimentare sano ed equilibrato prescinde dall’apporto calorico necessario. Qualunque sia la dieta, normocalorica, ipercalorica o ipocalorica non deve essere mai squilibrata nei nutrienti piuttosto bisogna imparare a sceglierli nelle varie categorie. Per perdere peso, ma soprattutto per mantenere i risultati, la ripartizione nutrizionale è sempre la stessa: un grammo di proteine per kg di peso corporeo, 25-30% di grassi, 50-60% di carboidrati. Eliminare, o meglio, ridurre drasticamente una categoria significa andare incontro a carenze. Senza la giusta quota di grassi, per esempio, si ridurrebbe l’assorbimento delle vitamine liposolubili, A, D, E e K, fondamentali per l’integrità della pelle, della vista, delle ossa, dei processi della coagulazione e dei processi antiossidativi».

Una dieta troppo drastica può rivelarsi controproducente?

«Da tempo non sono più in uso le VLCD (very low calorie diet) ossia le diete a bassissimo apporto calorico perché si è visto che nel lungo periodo non sono efficaci anzi, dopo un primo dimagrimento, l’organismo smette di perdere peso. Questo perché l’organismo che si vede limitare l’apporto calorico al di sotto dei suoi fabbisogni riduce i propri consumi, pertanto riduce il metabolismo fino a una situazione prima di stallo poi, alla lunga, pericolosa».

(Per approfondire leggi qui: Obesità e sovrappeso, 9 sane abitudini per evitare l’aumento di peso)

Facendo molto sport ci si può mantenere in forma senza fare troppe rinunce?

«L’attività fisica fa parte della dieta intesa come stile di vita. Soprattutto se intensa, l’attività fisica deve essere supportata da una dieta che permetta di mantenere la performance per l’intera seduta di allenamento. Inoltre il beneficio dello sport consiste non solo nel consumo energetico durante l’attività ma nell’ossidare grassi (bruciare) e costruire massa magra che permette di aumentare il metabolismo e quindi di consumare di più anche a riposo».

Per soddisfare la voglia di dolce, si può sostituire un intero pasto con un dessert?

«Un pasto equilibrato può essere composto in tanti modi ma comunque fornisce adeguati apporti di nutrienti dei vari gruppi alimentari. Sostituirlo con un dessert, ricco di grassi e zuccheri semplici, non può mai essere equivalente soprattutto in termini di sazietà: il pasto sazia fino a quello successivo, il dolce soddisfa al momento ma dopo poche ora la fame torna ed è difficilmente gestibile».

E’ corretto saltare un pasto per recuperare uno strappo alla dieta?

«Il concetto di “tutto e niente” non porta a pareggiare i conti. L’eccesso è sempre un sovraccarico che si traduce inevitabilmente anche in un pacchetto di calorie che non vengono bruciate e che quindi facilmente verranno trasformate in grassi, mentre il digiuno crea uno scompenso e nessun beneficio. Dopo un’abbuffata l’ideale è gestire il pasto successivo con un passato di verdure o un pasto leggero ma non si dovrebbero mai saltare i pasti».

Mangiare poco e spesso fa dimagrire. E’ vero?

«La digestione richiede energia pertanto è un processo che brucia calorie. Mangiare poco e spesso può aiutare il dimagrimento o il mantenimento del peso a patto che si calcolino molto bene gli apporti calorici e nutrizionali dei singoli pasti e di ciascuno spuntino. Il rischio di eccedere è molto alto».

(Per approfondire leggi qui: Pasta, i falsi miti e le cose da sapere)

Esistono davvero gli alimenti “brucia grassi”?

«L’unico modo per bruciare grassi è muoversi! Esistono alimenti che facilitano i processi digestivi ma questo è molto lontano dal bruciare calorie. La bromalina dell’ananas, per esempio, aiuta la digestione delle proteine introdotte con il pasto».

Quali sono le cattive abitudini che fanno ingrassare?

«Spesso mi sento dire: ”non capisco perché non riesco a dimagrire, mangio pochissimo!”. In effetti alcune abitudini alimentari scorrette possono agire da freno al dimagrimento oltre a peggiorare sintomi digestivi o irregolarità intestinali. Mangiare velocemente, saltare i pasti, fare continui spuntini durante la giornata e/o nel dopo cena, non fare la prima colazione; eliminare categorie di nutrienti, mangiare sempre gli stessi alimenti, mangiare eccessive quantità di verdura e frutta per saziarsi o al contrario non avere l’abitudine a consumarle affatto, non conteggiare vino, birra e bibite. Questi e molti altri sono gli errori che contribuiscono al sovrappeso».

(Per approfondire leggi qui: Integratori alimentari, un alleato per dimagrire?)

Cosa consigliare a chi ha bisogno di perdere peso?

«Una dieta che ci permette di assumere tutto quello che ci assicura il benessere è un dovere e il punto di partenza qualunque sia l’obiettivo che ci si pone. Il piacere di mangiare non dovrebbe mai essere perso anche se si devono perdere tanti chili. Non esiste uno schema dietetico magico e che va bene per tutti. Gli alimenti non sono tantissimi ma possono essere combinati e suddivisi nella giornata in modo tale da rispettare le proprie esigenze ed i propri gusti. Puntare sul modificare abitudini scorrette senza crearne di nuove credo sia il consiglio più importante che possa dare».

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita