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Alimentazione

Acqua e caraffe filtranti, a rischio la salute?

27/03/2012

Dure considerazioni del Ministero della Salute a caraffe e filtri per l’acqua di rubinetto.

“Inadeguate per la salvaguardia della salute”, così il Ministero ha definito le caraffe utilizzate per filtrare l’acqua di rubinetto. Capaci di eliminare “le caratteristiche di potabilità” e vendute senza controllo e sulla base di vecchie disposizioni: queste le dure considerazioni della relazione tecnica del ministero della Salute che accompagna il decreto sulle “apparecchiature per il trattamento dell’acqua destinata al consumo”. Il provvedimento riguarda anche gli impianti fissi per il lavello di case private e ristoranti.

Caraffe e impianti dovranno rispondere a nuovi requisiti di sicurezza ed essere accompagnati da dettagliate istruzioni d’uso. Non solo, vi è l’obbligo di informare correttamente i cittadini per consentire “scelte di acquisto consapevoli”.

Sotto accusa insomma le proprietà depurative di caraffe e filtri, protagoniste di un mercato fiorente (ogni anno oltre un milione di pezzi). Si pensa erroneamente, sostengono al Ministero, che l’uso di un filtro possa eliminare sostanze pericolose e migliorare la qualità dell’acqua, come sostengono le pubblicità. Invece anche le indagini avviate da alcune Procure farebbero credere che sono convinzioni non supportate da elementi scientifici. Ne parliamo con il dott. Salvatore Badalamenti, responsabile di Nefrologia e vice-direttore del Dipartimento di Medicina Interna dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.

Ci sono rischi per la salute?
“L’uso di queste caraffe nel lungo periodo può addirittura peggiorare la qualità dell’acqua. I filtri infatti eliminano sostanze importanti come magnesio e calcio e aumentano sodio, potassio e in alcuni casi anche elementi tossici come l’argento”.

Perché l’aumento di sodio e potassio può essere pericoloso?
“Un eccesso di queste sostanze è causa dell’aumento della pressione sanguigna, un rischio soprattutto per nefropatici, diabetici e cardiopatici”.

Nel tempo l’acqua filtrata può perdere le caratteristiche di potabilità?
“Hanno dimostrato che un uso a lungo termine di queste caraffe può alterare il pH dell’acqua. Il giusto valore è pari a un’acidità di 6, 6.5. I filtri possono creare sbalzi notevoli in alto (quindi acqua restituita troppo basica) o in basso (troppo acida). Va poi infine valutata l’utilità a diminuire la durezza dell’acqua: a Palermo, per esempio, c’è un’acqua molto dura, e questi filtri possono essere utili. A Torino lo è molto meno, e l’uso di questi dispositivi può rendere l’acqua troppo ‘molle’ e quindi priva di sostanze importanti per il nostro organismo”.

Filtri e caraffe sono da vietare?
“Direi di no. E’ importante regolamentarne l’uso e definire un quadro normativo ad hoc”.

 

A cura di Alessio Pecollo

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