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Alimentazione

Zucchero, Stati Uniti: massimo 50 grammi al giorno

01/12/2015

Zucchero, stop al consumo eccessivo. Negli Stati Uniti la Food and Drug Administration (Fda), l’agenzia che regola il settore alimentare e farmaceutico, è pronta a fissare un tetto al consumo di zuccheri a 50 grammi al giorno, grosso modo quanto ne contiene una lattina di bibita.

Come dice il Centers for Disease Control americano in un report del 2011, negli ultimi 30 anni il consumo di bevande zuccherate è aumentato in maniera considerevole. Naturalmente non sono solo le bibite a fornire una dose considerevole di zuccheri; le sostanze incriminate sono contenute infatti in diversi alimenti come zuccheri aggiunti.

(Per approfondire leggi qui: Zucchero bianco, di canna, fruttosio o dolcificante?)

L’Oms raccomanda un consumo inferiore a 50 gr di zucchero al giorno

E proprio su questo aspetto l’Fda vorrebbe far chiarezza: come sottolinea al New York Times uno dei redattori delle nuove linee guida dell’Fda, le etichette dovrebbero riportare ben distinte le quantità di zuccheri naturali e aggiunti e non solo quella totale come succede oggi.

Chi rispetta il tetto dei 50 gr al giorno, dice l’Fda, consuma circa il 10% delle calorie quotidiane sotto forma di zucchero, la soglia limite raccomandata dall’Organizzazione mondiale della Sanità. L’Oms pochi mesi fa ha diffuso le nuove linee secondo cui adulti e bambini dovrebbero ridurre l’apporto di zucchero a meno del 10% delle calorie totali giornaliere. Un’ulteriore riduzione a meno del 5%, e dunque circa 25 gr al giorno, avrebbe addirittura effetti benefici sulla salute.

(Per approfondire leggi qui: Dipendenza da cibo, sotto accusa grassi aggiunti e zuccheri raffinati)

Anche l’Oms ha puntato il dito contro gli zuccheri aggiunti, “nascosti” nel cibo processato. Per “zuccheri” l’Oms si riferisce sia ai monosaccaridi, come glucosio e fruttosio, che ai disaccaridi aggiunti agli alimenti tanto dai produttori quanto dai consumatori stessi, e gli zuccheri naturali presenti, ad esempio, nel miele. Restano esclusi invece gli zuccheri presenti in frutta e verdura fresca e quelli del latte: “Non esistono evidenze di effetti avversi derivati dal consumo di questi zuccheri”, dice l’organizzazione.

Perché è importante contenere il consumo di zuccheri?

«Gli zuccheri sono la fonte principale di energia per il nostro organismo. Possono essere dannosi per la salute se vengono consumati in eccesso. Una dieta ricca di zuccheri semplici e complessi può causare sovrappeso e obesità, quindi l’insorgenza di malattie metaboliche quali diabete, ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia ma anche patologie meno gravi come le carie dentali», risponde la dottoressa Monica Giuffrè, nutrizionista della Chirurgia Bariatrica dell’ospedale Humanitas.

(Per approfondire leggi qui: Lo zucchero fa male al cuore?)

Qualche consiglio per limitare l’apporto di zuccheri?

«Innanzitutto è importante conoscere gli alimenti che ne contengono dosi eccessive prestando attenzione alle etichette. A parte i dolci in generale e lo zucchero da cucina che solitamente aggiungiamo al caffè o al latte, anche la pasta, il pane e i suoi derivati contengono zuccheri. Alcuni cibi ne nascondono quantità da non sottovalutare, ad esempio ketchup e maionese, salsa agrodolce, conserve di pomodoro, sughi pronti, barrette ai cereali ecc. Dovremmo ridurre dunque dolciumi, merendine, caramelle, bibite gassate e bevande confezionate, già zuccherate. Prediligiamo frutta fresca e yogurt al naturale, spremute e bibite preparate in casa dolcificate a piacere. Attenzione anche al consumo di alcolici che apportano una buona quota di zuccheri semplici: un bicchierino di limoncello contiene circa 10g di zucchero».

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