Alimentazione

Caffelatte e… fette biscottate all’italiana

24/11/2003

La portiamo in tavola tutte le mattine, ma spesso non l’apprezziamo e non ci rendiamo conto che è la migliore dal punto di vista nutrizionale. La colazione italiana, infatti, apporta carboidrati semplici e complessi, proteine e grassi nella giusta proporzione, fornendo all’organismo tutta l’energia di cui ha bisogno dopo una nottata di digiuno, senza eccessi calorici.

Ma com’è la vera colazione italiana?
La domanda potrebbe sembrare inutile, ma in realtà le ultime tendenze nell’imitare l’alimentazione anglosassone si stanno (purtroppo per la nostra salute) estendendo anche alla colazione, facendo fare capolino a uova fritte, bacon, formaggi e salumi anche sulle nostre tavole.
“La nostra colazione tradizionale – spiegano i nutrizionisti di Humanitas Gavazzeni di Bergamo, “è invece a base di latte, caffè, fette biscottate e marmellata, spremuta di agrumi: tutti cibi freschi ed equilibrati dal punto di vista nutrizionale”.

Naturalmente non ci sono regole così rigide e molti cibi possono essere sostituiti o alternati ad altri. Invece del latte, ad esempio, si possono scegliere lo yogurt o il tè (che non fornisce però il calcio). E al posto della spremuta va benissimo un frutto fresco di stagione. Da alternare alle fette biscottate, come fonte di carboidrati complessi, si possono consumare pane, biscotti, fiocchi di cereali integrali o raffinati. Meglio limitare, invece, le brioche perché ricche di grassi saturi, dannosi per il cuore. “Se non se ne può proprio fare a meno bisogna cercare di ridurne il consumo (ad esempio ad 1-2 volte la settimana), preferendo comunque le brioche e i dolci artigianali, in genere meno ricchi di grassi dannosi di quelli industriali. Nelle brioche confezionate spesso infatti si utilizzano grassi vegetali idrogenati, cioè più ricchi di grassi saturi del burro, che invece è in genere alla base dei dolci artigianali”.

Per chi ama il gusto salato, possono andare bene pane tostato con bresaola o prosciutto crudo (gli insaccati meno grassi), uova alla coque e formaggio magro, da non consumare comunque tutti i giorni perché troppo ricchi di calorie e di grassi, e da riservare magari alla domenica.

Infine occhio all’ordine con cui si consumano i cibi, che nella colazione italiana sono sia solidi che liquidi.
La “combinazione” solido-liquido non è solo piacevole dal punto di vista del gusto, ma aiuta la digestione. “I cibi solidi, infatti, svuotano la colecisti rendendo più facile la digestione dei grassi, mentre quelli liquidi attivano i succhi gastrici”. L’ideale, però, è iniziare con qualcosa di solido (una fetta biscottata, del pane, un biscotto) per “dare il via” alla digestione e bere solo dopo i liquidi (soprattutto il caffè) per non attivare troppo presto i succhi gastrici, che altrimenti possono causare bruciori ed irritazioni della mucosa gastrica.

A cura di Silvia Rosselli

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