L’estate è vicina, e la voglia di mostrare qualche centimetro in più di pelle e sfoggiare un colorito bronzeo la si vede dalle molte persone che affollano i parchi per potersi sdraiare liberamente al sole. Esposizione al sole e scottature sono però argomenti da prendere sul serio, visto che provocano l’invecchiamento della pelle e possono favorire l’insorgenza del melanoma, un tumore maligno che, se non riconosciuto e diagnosticato in tempo, può avere conseguenze molto serie, anche fatali.

Il Corriere della Sera ha pubblicato una gallery nella quale sono riprese foto che ritraggono vip e persone comuni scottate per la troppa esposizione al sole (o, peggio, alle lampade abbronzanti).

È possibile sfoggiare un’abbronzatura invidiabile senza fare danni come quelli che vediamo nelle foto? L’abbiamo chiesto ai professionisti di Humanitas.

Professore, c’è un modo di abbronzarsi senza causare danni alla pelle?

«In passato si era ipotizzato di stimolare farmacologicamente i melanociti e indurli a produrre melanina anche senza il sole o i raggi UV, poi ci si è accorti che si rischiava di indurre comunque il melanoma. Ora invece si usano gli autoabbronzanti, cioè quei composti che, quando sono applicati sulla pelle, conferiscono a essa un colore molto simile all’abbronzatura naturale. Si tratta di zuccheri che si ossidano, non è una vera abbronzatura e non protegge dal sole, ma almeno non causa danni alle cellule della pelle. I dermatologi sostengono questo tipo d’abbronzatura artificiale, soprattutto per dissuadere i patiti dell’abbronzatura a utilizzare le lampade UV, la modalità più deleteria per ottenere l’abbronzatura».

Sabato 24 maggio torna lo Skin Cancer Day

Per sensibilizzare alla cura della nostra cute e per ricordare l’importanza della prevenzione per allontanare il rischio di tumori alla pelle, anche quest’anno l’Istituto Clinico Humanitas propone lo Skin Cancer Day. Sabato 24 maggio l’équipe di Dermatologia, sarà a disposizione per visite gratuite e per fornire importanti consigli di prevenzione.

Per sottoporsi alle visite è necessario effettuare una prenotazione consultando il sito di Humanitas.