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Vacanze 2012, ecco le 5 cose da non fare

17/07/2012

Cambiano i ritmi, cambiano le abitudini, cambia perfino l’alimentazione. Per molti andare in vacanza significa rompere con gli schemi. Ecco cinque cose da non fare per non correre rischi con la propria salute.

Cambiano i ritmi, si modificano le abitudini e, a volte, ci si lascia andare a stravizi che poi si pagano al rientro in termini di stress, chili di troppo o salute. Ma per capovolgere la sorte e non pentirsi basta davvero poco. Abbiamo individuato 5 comportamenti che è meglio non tenere in vacanza con i consigli dei nostri esperti perché risulti davvero di relax senza compromettere il benessere.

1. Alimentazione e dieta: attenzione a cosa mangi in vacanza

In vacanza spesso ci lascia andare a snack, bomboloni, gelati e bibite gassate o drink a volontà, presi dal clima goliardico e dalla compagnia sulla spiaggia. Non ci si rende conto e si spizzica tutto il giorno. O, al contrario, si salta il pranzo. In entrambi i casi, e anche se è una eccezione dovuta all’estate, è sbagliato. “Con l’arrivo del caldo e dell’afa, le scelte alimentari dovrebbero orientarsi verso prodotti di stagione dando la preferenza a piatti con meno grassi e più digeribili, dato che la digestione rallenta proprio a causa dell’eccessivo caldo” consiglia la dottoressa Manuela Pastore, dietista di Humanitas.
“Se si ha poca fame per via del caldo non bisogna assolutamente saltare il pranzo perché poi ci si abbuffa alla sera, molto più utile, invece, è frazionare la giornata in piccoli pasti con piatti freddi a base di verdure, ricche di antiossidanti ed acqua. Si possono alternare carboidrati come pasta, riso, orzo, farro freddi conditi con verdura fresca e erbe aromatiche, alle proteine scegliendo per esempio un’insalata di pollo di gamberi o polipo oppure un carpaccio di pesce spada o di tonno, oppure un uovo sodo con verdure. Immancabile è la frutta, spuntino ideale per un carico di vitamine e minerali. Tutta la frutta di stagione va bene senza dimenticare anguria e melone che hanno la percentuale più alta di acqua ed un apporto calorico molto ridotto. Infine è molto importante idratarsi, bevendo tanta acqua, con qualche goccia di limone, così disseta di più ed evitare le bibite che regalano solo calorie inutili “.

2. Eccesso di sole: pelle stressata e colpo di calore

Non si è neppure fatto in tempo a disfare le valigie che subito si vuole una abbronzatura con i fiocchi facendo il pieno di sole. Risultato? Eritemi e scottature e possibili ripercussioni sulla salute della pelle come rughe o, nel peggiore dei casi, tumori o il colpo di calore. Eritemi e scottature son una reazione della pelle all’eccesso di sole, che ci fornisce indicazioni sul fatto che abbiamo esagerato. Ma il vero problema è un altro, più a lungo termine. Innanzitutto le rughe. L’80 per cento è provocato dal sole. I responsabili dell’invecchiamento sono i raggi UVA, ma anche gli UVB fanno la loro parte. Gli UVA penetrano più in profondità nella pelle e alterano le cellule che producono collagene e fibroblasti. Inoltre, il sole disidrata la pelle e può favorire l’insorgere di macchie cutanee dovute all’età. E, poi, il rischio numero uno sono tumori cutanei come il melanoma, che fa la sua comparsa a causa di una degenerazione cellulare, spiegano i professionisti di Humanitas. Il consiglio è di coprirsi bene con magliette, cappelli e occhiali da sole, spalmando la crema protettiva nelle aree scoperte ed esporsi al sole nelle ore meno calde, con moderazione. Ricordare che i raggi del sole vengono riflessi dall’acqua e dalla sabbia per cui abbronzano anche all’ombra, sotto l’ombrellone o se è nuvolo, quindi non abbassare la guardia. Quando fa molto caldo e il tasso di umidità è elevato, infine, l’organismo aumenta la produzione di sudore che, evaporando, rinfresca la superficie corporea abbassando la temperatura interna (termoregolazione). Ma i liquidi persi, devono essere tempestivamente reintegrati altrimenti l’organismo va in tilt e si verifica il colpo di calore con mal di testa, nausea, vomito o, addirittura, palpitazioni, disorientamento e convulsioni. “Eppure è molto semplice evitarlo, bevendo molta acqua e mangiando frutta e verdura, proprio come spiegavo sopra, senza appesantirsi di fritture o altri cibi grassi e poco digeribili per un organismo già impegnato a resistere al caldo” commenta la dottoressa Pastore.

3. Sport: se hai una vita sedentaria, non puoi “strafare” in vacanza!

“E’ quanto di più controproducente possa esistere. Iniziare a fare sport quando non si è allenati, di punto in bianco e senza una preparazione graduale” spiega il dottor Stefano Respizzi, Responsabile del Dipartimento di Riabilitazione e Recupero Funzionale di Humanitas. E succede troppo spesso d’estate, in cui si ha più tempo e ci si dedica al movimento che non si è riusciti a svolgere durante l’inverno. Tanto più che nei villaggi-vacanze le proposte sportive non mancano, quindi, perché non approfittarne? “Muoversi fa bene, si sa. Ma l’organismo deve abituarsi al nuovo ritmo progressivamente. E sono la costanza e regolarità che pagano, non 15 giorni di attività intensa che possono portare solo a un sovraffaticamento dell’apparto cardiovascolare e a rischi di strappi muscolari. In più, fare sport sotto il sole cocente causa il rischio aggiuntivo di un colpo di calore. Se si ha tempo, bene camminare sulla spiaggia, magari iniziando a passo blando per poi passare al sostenuto, per almeno una mezz’ora tutti i giorni. Anche una nuotata senza esagerare è un’ottima attività fisica. E al rientro non dimenticare le buone abitudini continuando a camminare tutti i giorni o iscrivendosi a un sport che piace”.

4. Stare troppo “in panciolle”, in vacanza relax

Alla stessa stregua del “fare troppo” presi dall’entusiasmo vacanziero (come si diceva per lo sport), anche il “non fare niente” ha ripercussioni sull’organismo e, soprattutto, per chi di solito ha una vita molto attiva. “La vacanza rappresenta uno strappo alle regole, si cambiano le abitudini e ci si rilassa dimenticando l’orologio, la sveglia e gli impegni e assecondando le esigenze dell’organismo. E tutto questo ben venga. C’è solo un unico neo: può risultare difficile poi riprendere il menage quotidiano. Al rientro, sarebbe, quindi meglio evitare di assumersi subito impegni gravosi ripartendo a pieno regime, ma affrontare un periodo di decompressione, che potrebbe essere anticipato anche qualche giorno prima del rientro. Il concetto è che è importante staccare la spina e recuperare le energie, ma anche non lasciarsi andare totalmente alla deriva” spiega la dottoressa Emanuela Mencaglia, psicologa clinica di Humanitas.

5. Occhi: come scegliere gli occhiali da sole

Troppo spesso sottovalutati o utilizzati solo come accessorio di moda, gli occhiali da sole sono, invece, fondamentali. “I raggi ultravioletti possono causare irritazioni e ustioni agli occhi perché vanno a ledere le membrane oculari come la congiuntiva o la cornea o creano infiammazioni che provocano bruciore” allerta la dottoressa Ingrid Torres dell’Unità Operativa di Oculistica di Humanitas, diretta dal dottor Paolo Vinciguerra. “Inoltre, diversi studi hanno messo in evidenza come i raggi ultravioletti siano uno dei fattori scatenanti di malattie oculari degenerative come la cataratta e la maculopatia senile”. Come proteggersi? “Il modo giusto e semplice è indossare sempre occhiali da sole adatti, mai acquistati sulle bancarelle, ma da un ottico specializzato. Le lenti, infatti, per proteggere efficacemente, devono avere il marchio Ce e adeguati filtri che schermano proprio dai raggi ultravioletti” spiega la dottoressa Torres.

E, infine, buone vacanze a tutti!

A cura di Lucrezia Zaccaria

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