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Come volare senza alcun problema

19/11/2001

L’allarme terrorismo e la paura di nuovi attentati hanno mandato in crisi il trasporto aereo: è aumentato il numero delle persone che hanno paura di volare, con forti ripercussioni sul bilancio delle compagnie aeree e conseguenti tagli ai costi e al personale. Malgrado ciò, sono ancora molti gli italiani che scelgono l’aereo quale mezzo di trasporto: è comodo e veloce, praticamente indispensabile sulle lunghe distanze. Ma restare seduti a lungo, in uno spazio ristretto, senza la possibilità di allungare le gambe e muovere il tronco e le braccia, può creare al passeggero problemi di circolazione e disturbi lievi (gonfiori e formicolii agli arti inferiori) o più seri, soprattutto se la persona non gode di buona salute, può essere in qualche modo dannoso per la salute? Abbiamo rivolto alcune domande al dottor Paolo Spada, specialista in Chirurgia Vascolare, aiuto presso l’U.O. di Chirurgia Vascolare di Humanitas.

La sindrome da classe economica

Spazio ristretto, impossibilità ad allungare le gambe, prolungata immobilità: molto spesso sono queste le caratteristiche di un lungo volo in classe economica. “I rischi per la salute – spiega il dottor Spada – sono collegati soprattutto al rallentamento della circolazione sanguigna: il fatto di rimanere seduti a lungo impedisce il corretto funzionamento dei meccanismi che aiutano il sangue a circolare nelle vene degli arti inferiori e a risalire verso il cuore. Una immobilità prolungata ostacola l’azione della pompa plantare (una fitta rete di piccoli vasi che, a ogni passo, vengono “spremuti”, così da spingere il sangue verso l’alto, pompandolo verso il cuore) e della pompa muscolare (le contrazioni muscolari che esercitano sulle vene delle gambe un’attività ritmica di contrazione e rilascio, che spinge il sangue verso l’alto)”.

Gonfiori e formicolii

Formicolii e gonfiore agli arti inferiori sono la conseguenza della mancanza di movimento e la conseguenza inevitabile di un lungo viaggio aereo. Questi disturbi non creano particolari problemi se sono di modesta entità, ma possono anche determinare serie conseguenze. “Quando la circolazione del sangue nelle vene delle gambe e del bacino rallenta – specifica il dottor Spada – si può verificare la formazione di coaguli di sangue (trombi), che possono risalire verso il cuore e i polmoni e provocare un’embolia polmonare. E’ questa una situazione rischiosa, che può costituire un serio pericolo per la vita della persona, poiché il grumo di sangue, una volta arrivato in un’arteria polmonare, può bloccare la circolazione sanguigna e causare gravi problemi cardiaci e respiratori”.

Chi è più a rischio?

“Anche se l’insorgere di una trombo-embolia in seguito a un viaggio aereo è un’eventualità piuttosto rara, è bene tenere presente che esistono fattori aggiuntivi di rischio” – sottolinea il nostro esperto. “Ad esempio: malattie a carico del cuore e della circolazione (scompenso cardiaco, forte ipertensione arteriosa), patologie respiratorie importanti, disturbi nella coagulazione del sangue (che comportano un aumento della coagulazione), presenza di varici (le valvole venose non sono più in grado di sospingere il sangue verso l’alto), l’assunzione della pillola contraccettiva (che, soprattutto in donne fumatrici, può aumentare l’attività di coagulazione del sangue), il fumo (dannoso per le pareti delle vene e delle arterie), il sovrappeso ( che aumenta il carico di lavoro delle vene), la gravidanza (a causa dell’aumento di peso e di possibili disturbi di insufficienza venosa), l’età avanzata (a causa della maggiore tendenza del sangue a coagulare)”.

Qualche consiglio per volare tranquilli

Per non correre inutili rischi e affrontare tranquillamente un lungo volo è sufficiente rispettare alcune semplici regole:

  • Alzarsi e camminare spesso : una breve camminata (3/4 minuti) ogni ora consente di sgranchire le gambe e riattivare la circolazione.
  • Anche da seduti, muovere spesso le gambe : ad esempio alzando le cosce o sollevando alternativamente tacco e punta, senza accavallarle o ripiegarle sotto la poltrona.
  • Scegliere un posto a sedere verso il corridoio : si avranno maggiori possibilità di muovere le gambe e di alzarsi.
  • Eseguire respiri profondi, allargando bene le braccia : anche questo semplice esercizio favorisce la circolazione.
  • Bere molto (meglio acqua e succhi di frutta): il basso tasso di umidità dell’aria in cabina provoca disidratazione e potrebbe aumentare il rischio di coagulazione del sangue.
  • Consumare pasti leggeri : è meglio limitarsi a qualche spuntino e non bere alcolici (favoriscono la disidratazione).
  • Indossare abiti comodi e larghi : gli indumenti troppo stretti possono ostacolare un normale ritorno venoso del sangue verso il cuore.
  • Mettere scarpe comode e togliersele spesso durante il volo, indossando un paio di calze (spesso fornite dalle compagnie aeree).
  • Usare calze elastiche, a compressione graduata : questi collant (o gambaletti, disponibili anche per gli uomini) aiutano la circolazione venosa, ma per essere utili devono rispettare determinate caratteristiche e devono essere prescritti dal medico.

A cura di Elena Villa

Scheda Riassuntiva a cura del Comitato Scientifico di ALT

Quali sono i sintomi?
dolore al polpaccio sotto forma di crampo
pelle lucida e infiammata nella zona colpita
gonfiore
presenza di un cordone rosso e dolente sulla superficie della gamba
accelerazione del battito cardiaco con accessi di tosse ingiustificata
striature rossastre nel catarro

Chi rischia di più?
chi ha avuto già precedenti trombosi venose e o arteriose
chi ha subito di recente un trauma, una ingessatura, o un’operazione chirurgica;
chi ha in famiglia casi di consanguinei che hanno avuto il medesimo problema
chi ha problemi cardiovascolari su base ischemica (infarto , angina, ischemia, by pass)
le donne e gli uomini con più di quarant’anni
le donne in gravidanza
le donne che fanno uso di pillola anticoncezionale
chi fuma
chi è sovrappeso o obeso

Che cosa fare per rischiare meno durante i lunghi viaggi?
alzarsi e muoversi almeno ogni ora
di tanto in tanto tendere le caviglie e roteare i piedi
bere molta acqua prima e durante il volo
se possibile portare calze elastiche
per chi ha già avuto problemi di TVP, chiedere consiglio al curante sull’opportunità di eseguire una profilassi con anticoagulanti prima del viaggio.

Per ulteriori informazioni:
ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi onlus
via C. Correnti 14, 20123 MILANO
tel. 02.720.11.444 – fax 02.720.21.776
sito: www.trombosi.org
e-mail: alt@trombosi.org

Gambe belle e soprattutto… sane

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