Stai leggendo Viaggi tropicali senza sorprese

Stagioni

Viaggi tropicali senza sorprese

15/06/2004

India, Sud Africa, Messico, Cina, Repubblica Dominicana, Brasile, Kenya. Agli italiani piace viaggiare all’estero: non vogliono solo soffermarsi sulle bellezze del Bel Paese desiderano, soprattutto, il contatto con culture diverse, al di fuori dei confini europei. Per venire incontro alle esigenze dei turisti in essere, da lunedì 28 Giugno 2004 è stato attivato in Humanitas un servizio ambulatoriale di consulenza preventiva per il viaggiatore internazionale curato dal prof. Massimo Scaglia, indirizzato in particolare a coloro che desiderano o devono recarsi in Paesi della fascia intertropicale.

Professor Scaglia, quali sono le principali norme comportamentali per il viaggiatore internazionale?
Chi desidera effettuare un viaggio all’estero, deve sottoporsi ad un controllo sanitario; tale visita è consigliata per soggetti già affetti da patologie di base (diabete, cardiopatie, epatiti croniche ecc.), persone in età avanzata e donne in gravidanza.
Almeno 1-2 settimane prima della partenza sarebbe opportuno sottoporsi ad una visita medica generale e ad alcuni controlli emato-chimici e strumentali (ECG, esami radiologici, ecografia ecc.) da concordarsi con il medico di base o lo specialista per un “aggiornamento” delle condizioni di salute, allo scopo di valutare se queste sono compatibili con un viaggio e un soggiorno che comportano comunque un cambiamento dello stile di vita quotidiano. Vaccinazioni e chemioprofilassi antimalarica sono specifiche per i Paesi in cui si desidera recarsi.

Qual è, invece, la profilassi alimentare che si dovrebbe tenere all’estero?
E’ possibile dividerla in due categorie: cibi e bevande. Per quanto riguarda la prima, occorre evitare di mangiare verdure crude, frutta non lavata e/o non pelata, macedonie di frutta, carne cruda o insufficientemente cotta o cotta non al momento del consumo, gelati artigianali, latte di cui non si è certi della pastorizzazione, pesce e frutti di mare crudi, alcuni pesci di mari tropicali anche cotti. Si tratta in tutti i casi di cibi che possono rappresentare un veicolo di infezioni o tossi-infezioni a localizzazione gastro-enterica (causa della cosiddetta “diarrea del viaggiatore”) soprattutto nei Paesi a basso tenore igienico.
Per le bevande, invece, occorre evitare di bere acqua corrente di rubinetto direttamente o servita in caraffa. Dissetarsi solo con acqua adeguatamente filtrata o bollita (almeno 3-5 minuti), con acqua minerale (meglio se gasata) e altre bevande purché sigillate e non refrigerate con ghiaccio in cubetti. Per l’assunzione di alcolici di qualsiasi tipo è bene non esagerare, né con gli eccessi né con le restrizioni, e seguire il buon senso (ricordando comunque di non addizionarli con ghiaccio).

Per quanto riguarda l’igiene personale?
Nei limiti del possibile, cercare di lavarsi quotidianamente con acqua adeguatamente e previamente disinfettata, filtrata o bollita. Tale regola va soprattutto rispettata nel lavaggio quotidiano dei denti, ricorrendo più semplicemente all’uso di acqua minerale. Curare scrupolosamente l’igiene e la pulizia di mani ed unghie soprattutto dei bambini (specie prima di ogni pasto e dopo l’uso della toilette).

Quali altri consigli può dare al viaggiatore in essere?
In diversi Paesi africani, asiatici e dell’America centromeridionale può essere molto pericoloso (per il rischio di contrarre un’infezione parassitaria nota col nome di schistosomiasi o bilarziosi) bagnarsi, anche solo parzialmente, in bacini d’acqua dolce (laghi, fiumi, pozze di oasi nord-africane ecc.) oltre che in piscine in cui, anche ad occhio, l’acqua non appare sufficientemente pulita.
Evitare di sdraiarsi sulle spiagge a diretto contatto con la sabbia asciutta (utilizzare una stuoia o un asciugamani) e camminare a piedi nudi su sabbia asciutta o strade e sentieri fangosi.
Calzare sempre scarpe di tipo leggero, ma chiuse, evitando l’uso di zoccoli o sandali che spesso non impediscono il contatto con terra e sabbia in cui potrebbero annidarsi insetti pericolosi sia per la loro puntura, sia perché potrebbero trasmettere varie malattie.
Portare con sé stick o spray repellenti contro gli insetti per applicazioni ripetute nel corso della giornata sulle parti normalmente scoperte del corpo, specie se vengono programmate vacanze in tenda o escursioni in zone particolarmente disagiate e/o infestate. Tener presente in proposito che ai tropici anche le località marine non sono esenti dalla presenza di zanzare ed insetti di vari altri generi.

Come comportarsi in caso di segni e sintomi di malattia?
Oltre a terapie già in atto per patologie di base (diabete, ipertensione, ulcera ecc.), in caso sopraggiungano segni e sintomi di malattia (febbre, diarrea, nausea e vomito ecc.), è consigliabile assumere inizialmente (prime 24-48 ore) solo farmaci sintomatici. Nel caso la sintomatologia persistesse oltre i 2-3 giorni, farsi visitare al più vicino Ospedale o Centro medico per accertamenti clinico-laboratoristici, evitando il più possibile auto-trattamenti con antibiotici o chemioterapici vari che potrebbero essere del tutto inutili o migliorare solo temporaneamente il quadro clinico.

Quali sono i farmaci da portare sempre in valigia?
Come farmaci “da viaggio” è consigliabile portare con sè:
– anticinetosico contro mal d’aereo, di mare, d’auto
– antifebbrile-analgesico
– antidiarroico
– antispastico
– antiinfiammatorio
– pomata antibiotica
– pomata antiallergica
– pomata antiustioni
– collirio decongestionante
– gocce otologiche
– disinfettante, garze sterili, cerotti “medicati”
– crema antisolare ad adeguato fattore protettivo
– repellente per insetti
– disinfettante per acqua
– antibiotico ad ampio spettro. Da usarsi solo in soggetti che sappiano di non essere allergici ed in caso di indicazione specifica o presunta tale (ad esempio: tonsillite acuta, ascesso dentale, bronchite acuta febbrile)
– integratore di sali minerali e zucchero per reidratazione orale

Cosa fare al momento del ritorno?
E’ necessario fare un controllo sanitario: è da tenere in considerazione comunque, ma in particolare se il soggiorno è stato prolungato (superiore ai 2-3 mesi) e trascorso in zone disagiate, concordando con il proprio medico di base quantomeno un esame ematologico generale anche in assenza di sintomatologia.
Un esame clinico specialistico e più approfonditi controlli strumentali e/o ematologici andranno naturalmente eseguiti in caso di segni e sintomi palesi di malattia od anche di semplice sospetto.

Il servizio ambulatoriale è attivo ogni lunedì dalle 17.00 alle 19.00 previo appuntamento telefonico al numero 02.8224 6220

A cura della Redazione

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita