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Stagioni

Tutti i farmaci “di stagione”

25/02/2002

Febbre, raffreddore, tosse, influenza… L’inverno porta con sè i malanni di stagione e per ogni problema o disturbo c’è il farmaco adatto.

Ecco tutti i consigli degli esperti per scegliere bene dall’armadietto dei medicinali.

Quali sono i farmaci più utilizzati in inverno
Sono quelli usati nel trattamento dei sintomi dell’influenza, che colpisce la popolazione nella stagione fredda. Si tratta di una malattia virale e per questo motivo non si prescrivono antibiotici, che sono attivi sui batteri. Vengono somministrati farmaci sintomatici, cioè quelle medicine che non intervengono sulla causa della malattia, ma sui sintomi che produce. Tra questi, per esempio, ci sono i decongestionanti nasali che liberano le prime vie aeree, gli antipiretici che fanno abbassare la temperatura o, ancora, i collutori che attenuano l’infiammazione, cioè il bruciore, del cavo orale. Stando al caldo e riguardandosi, la malattia si risolve spontaneamente dopo qualche giorno, a meno di complicanze e sempre che la persona abbia il sistema immunitario efficiente All’influenza si può accompagnare una tosse con catarro, e in questo caso si utilizzano sciroppi ad azione mucolitica.
Per quanto riguarda la tosse stizzosa, cioè secca, quella che non permette di riposare, è possibile prendere un sintomatico in grado di calmarla. Tuttavia è sempre consigliabile farsi vedere dal medico. Infatti, non è tipica dell’influenza e potrebbe essere indicativa di altri disturbi: dobbiamo ricordare che la tosse rappresenta un meccanismo di difesa grazie al quale l’organismo tende a espellere qualcosa di estraneo da eliminare.

Quando si ha la febbre, è meglio prendere la tachipirina o l’aspirina?
Per la febbre entrambe le sostanze sono valide. L’aspirina, a base di acido acetilsalicilico, è un ottimo farmaco per il trattamento sintomatico dell’influenza, ma è dannosa per la mucosa gastrica, è cioè “gastrolesiva”. Per questo motivo va presa a stomaco pieno e senza abusarne. Anche la tachipirina, a base di paracetamolo, è un farmaco indicato per la cura dell’influenza. È bene tuttavia attenersi alle dosi prescritte poiché, se assunto in eccesso, può essere tossico per il fegato. In questo caso, non è importante la scelta dell’una o dell’altra medicina, quanto il loro corretto utilizzo e una adeguata informazione riguardo i possibili effetti collaterali: regola che vale per tutti i farmaci. Per quanto riguarda il senso di spossatezza legato all’assunzione di paracetamolo che alcuni riferiscono, ciò non è dovuto al farmaco, ma al repentino calo della febbre che ne segue. Anche con l’aspirina, il crollo della febbre è accompagnato da un abbassamento della pressione e da un senso di debolezza. Le reazioni sono soggettive: c’è chi reagisce di più a una sostanza, chi a un’altra.

È corretto cambiare spesso medicine?
Nel corso di una influenza è meglio usare lo stesso tipo di farmaco con cui si è iniziata la terapia. Se invece ci si ammala più volte, in mesi diversi, prendere una medicina piuttosto che un’altra è assolutamente indifferente: è però importante che sia il medico a prescrivere la medicina adatta alla cura. Importante è anche non assumere più farmaci dello stesso tipo contemporaneamente, perché questo ha il solo effetto di vederne potenziati gli effetti, magari in misura imprevedibile.

E gli antibiotici?
Gli antibiotici meritano un discorso a parte e non possono essere considerati farmaci di stagione. Si prendono con prescrizione medica e solo in quei casi in cui sia sospettata, o meglio ancora accertata, una infezione di natura batterica.

A cura di Giorgia Diana

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