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Diabete di tipo 2? Colazione energetica e cena leggera

02/03/2015

Le persone affette da diabete di tipo 2 beneficiano di un miglior controllo del livello di zuccheri nel sangue con una dieta che combina una colazione energetica a una cena poco calorica. In tal modo è possibile ottimizzare il controllo metabolico ed evitare complicazioni. A sostenerlo è uno studio di un gruppo di ricercatori provenienti dalle Università di Gerusalemme, Tel Aviv e Lund in Svezia.

La ricerca, pubblicata su Diabetologia, è stata condotta su 18 persone affette da diabete di tipo 2 da meno dieci anni, di età compresa fra i 30 e i 70 anni, in trattamento con dieta e/o metformina, il farmaco di prima scelta per il diabete di tipo 2. I soggetti sono stati divisi in due gruppi con un diverso regime alimentare: uno combinava appunto colazione molto calorica e cena poco energetica (dieta B), l’altro ne invertiva l’apporto calorico (dieta D). La dieta è stata seguita per sei giorni a casa, il settimo giorno in clinica per far prelevare campioni di sangue prima di ogni pasto e poi a più riprese nell’arco della giornata. Sono stati così misurati i livelli di glucosio, di insulina e di peptide-C, un suo componente, e di Glp 1, un ormone che stimola il rilascio di insulina. Dopo due settimane i due gruppi hanno invertito la dieta. Gli orari dei pasti erano 8 per la colazione, 13 per il pranzo e 19 per la cena.

L’importanza della colazione mattutina

Il livello di glucosio dopo i pasti era del 20% più basso e quelli di insulina, peptide C e Glp 1 più alti del 20% nei pazienti della dieta B. Un precedente studio degli stessi ricercatori mostrava come la dieta B riducesse la glicemia post prandiale (livelli di zuccheri nel sangue dopo un pasto) negli individui obesi non diabetici. Inoltre, come sottolineano i professionisti di Humanitas, secondo studi precedenti, il mancato apporto di energia al mattino per aver saltato la colazione, porterebbe a un maggior rischio di sviluppare obesità e patologie metaboliche.

Lo studio, anche se con le dovute limitazioni (scarsa numerosità dei soggetti esaminati, differente livello di stato nutrizionale e Indice di massa corporea, differente trattamento farmacologico) ha dimostrato come un maggiore apporto calorico al mattino rispetto alla sera permette alle cellule beta pancreatiche che producono insulina una migliore risposta metabolica determinando un incremento dell’apporto di glucosio ai muscoli mediante l’azione dell’insulina stessa.

Inoltre prosegue – gli orari dei pasti possono essere un fattore importante per migliorare l’equilibrio del glucosio e prevenire complicazioni. Risulterebbe quindi importante oltre a cosa si mangia (sempre suggerita una dieta mediterranea limitata in grassi animali ma tendenzialmente equilibrata nei nutrienti necessari) anche quando si mangia, ed evitare digiuni prolungati porterebbe comunque dei benefici al nostro organismo. Saltare la prima colazione non è salutare.

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