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Benessere

Lo yoga, per dire addio all’incontinenza

11/11/2014

Sono oltre 3 milioni nel mondo gli affetti da vescica iperattiva e incontinenza urinaria e in Italia, più di 2 milioni di donne soffrono di questo disturbo a carico della zona pelvica (l’incidenza nella donna al di sotto dei 65 anni è del 10%).

A regnare sovrana è, però, la disinformazione sul tema. Sempre più donne, infatti, assumono un atteggiamento passivo nei confronti dell’incontinenza urinaria, rifugiandosi nell’universo di internet dove non tutte le notizie presenti sono certificate.

Ecco perché Humanitas ha organizzato un incontro gratuito volto a informare e risolvere i dubbi più frequenti sulle principali infezioni dell’apparato urinario, sull’incontinenza urinaria femminile e su malattie come la cistite interstiziale. Appuntamento venerdì 21 novembre dalle ore 9 alle ore 12.30 presso la sala G del Centro Congressi di Humanitas (building 7-8). L’ingresso è libero.

Il disturbo dell’incontinenza urinaria, soprattutto quella legata agli sforzi dell’attività quotidiana (ad esempio prendere in braccio un bambino) spesso, si presenta nelle donne nel periodo post parto. In questo caso che cosa è possibile fare? Un gruppo di studiosi dell’università della California di San Francisco ha individuato una forma speciale di yoga che, secondo la loro ricerca pubblicata sulla rivista “Female Pelvic Medicine & Reconstruction Surgery”, aiuterebbe le donne che ne soffrono migliorando del 70% i loro problemi di incontinenza. In particolare, il sintomo su cui il programma di training di yoga ha avuto maggiore effetto è stato lo stress causato dall’incontinenza o dalle perdite che incrementa la pressione addominale.

Parola ai professionisti di Humanitas.

Lo yoga migliora davvero la salute pelvica delle donne come evidenziato nello studio condotto dai ricercatori americani?

«Lo yoga, così come il pilates e tutta la ginnastica del pavimento pelvico può risolvere i problemi di incontinenza prevedendo esercizi che aiutano a migliorare la respirazione e a rafforzare i muscoli che controllano la statica pelvica alterata durante il parto e la gravidanza, riportando a una forma fisiologica ottimale. Lezioni collettive di ginnastica del pavimento pelvico, ad esempio, rappresentano una valida alternativa alla chirurgia. Tonificando i muscoli del pavimento pelvico si ottiene non solo un beneficio nell’immediato ma anche nel lungo termine, riducendo la possibilità di prolasso».

Quali sono i disturbi più comuni che interessano il pavimento pelvico?

«Le principali affezioni a carico della zona pelvica sono incontinenza urinaria, incontinenza fecale, prolasso utero-vaginale, stitichezza, disagio e dolore durante i rapporti sessuali. L’incontinenza urinaria si manifesta con modeste o importanti perdite di urina, anche durante i rapporti sessuali. Può accompagnarsi anche ad aumento della minzione, bisogno di urinare durante la notte (nicturia) e maggior rischio di infezioni urinarie. Le disfunzioni ano-rettali possono essere la stitichezza o l’incontinenza fecale, con difficoltà a trattenere le feci o i gas. Si tratta di disturbi che impattano fortemente sulla vita quotidiana e dunque sulla serenità della donna, con conseguenze importanti nella sua vita lavorativa, relazionale e sociale».

Quali consigli di prevenzione all”incontinenza urinaria possiamo dare?

«La prevenzione riveste particolare importanza in gravidanza e in menopausa. È possibile però – attraverso un sano stile di vita – ridurre il rischio di insorgenza di tali disturbi. In particolare è utile: non fumare perché provoca alterazione del collagene, mantenere un peso adeguato per evitare l’aumento della pressione dei muscoli pelvici, assicurarsi un’adeguata regolarità intestinale, evitare di sollevare pesi superiori ai 10-15 chili e di eseguire lavori pesanti senza gli appositi ausili. Inoltre è bene ricordarsi che si tratta di patologie curabili quindi bisogna sempre rivolgersi al proprio medico di base prima, e poi a uno specialista, per evitare una netta riduzione della qualità della vita».

 

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