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Benessere

Vitamine e integratori, utili o spreco di denaro?

16/01/2014

C’è chi gli aveva attribuito la capacità di prolungare la vita, chi la possibilità di scongiurare le malattie cardiache, o ancora chi aveva individuato effetti contro la perdita della memoria. Nulla di tutto ciò. Parola degli scienziati che, sulle colonne della rivista Annals of Internal Medicine, sparano a zero sugli effetti degli integratori di vitamine, a loro detta, nulli o quasi. Tuttavia, in tanti ritengono che l’assunzione di integratori possa in qualche modo sopperire alle carenze di una dieta squilibrata o povera di sostanze essenziali come quella moderna, fatta per lo più di cibi industriali e raffinati. Non la pensano così gli scienziati.

Il consiglio degli esperti giunge dopo che sono stati analizzati i risultati di tre studi. Il primo, condotto su circa 6.000 medici di sesso maschile che hanno assunto quotidianamente o un multivitaminico o un placebo, ha mostrato che non vi erano differenze tra i due gruppi nella capacità di memoria dopo 12 anni di studio e di assunzione del multivitaminico. La principale autrice dello studio, dott.ssa Jacqueline O’Brien, ricercatrice presso il Brigham and Women’s Hospital di Boston, ha commentato che il messaggio che arriva dallo studio è chiaro: l’effetto è stato nullo. Gli altri due studi, di cui uno coinvolgeva oltre 450mila persone, hanno mostrato che l’assunzione di integratori multivitaminici non offre un beneficio per le malattie cardiache o ritarda la morte per qualsiasi causa. Anche questi studi hanno soltanto trovato un vantaggio minimo per il rischio di cancro.

“L’impatto delle vitamine nella prevenzione delle malattie –  dice il prof. Carlo Selmi, medico-ricercatore della Reumatologia ed Immunologia Clinica in Humanitas – è sempre stato dubbio. Il betacarotene, ad esempio, non dovrebbe essere utilizzato come supplemento perché nelle persone sane non sortisce alcun effetto. Era ora che arrivassero studi del genere, altrimenti si rischia un inutile spreco di denaro. Anche se, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio. Salverei, ad esempio, la vitamina D che permette di raggiungere solidi risultati per la prevenzione di tumori e malattie cardiovascolari”.

 

Al parere del dottor Selmi si aggiunge quello della dottoressa Manuela Pastore, dietista di Humanitas, che fa notare: “Non si tratta di scegliere se assumere le vitamine o meno, senza vitamine ci si ammala. Il problema è abusarne inutilmente. Qualunque sostanza, se non necessaria, diventa inutile o peggio dannosa. Nello specifico caso per esempio, alcune vitamine sono liposolubili, A D E K, cioè vengono veicolate attraverso i grassi che circolano nel sangue alle cellule e, se accumulate nel fegato e nel tessuto adiposo, possono causare possibili danni. Al contrario delle vitamine idrosolubili il cui eccesso può essere eliminato pur causando un sovraccarico. Credo che una corretta informazione sulle singole vitamine, sul loro reale fabbisogno e sull’importanza di assumere i nutrienti ed i micronutrienti insieme ad un’alimentazione variata ed equilibrata, sia la strategia corretta per ridimensionare un utilizzo improprio”.

A cura di Simona Camarda

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