Benessere

Stress al lavoro, 5 idee per evitarlo

04/11/2013

Il mondo del lavoro è complesso e variegato, è uno degli ambiti principali della vita ed è importante viverlo al meglio. Le condizioni lavorative sono diverse a seconda delle persone, dei contesti e degli ambienti. Vi sono casi in cui le condizioni di stress lavorativo sono serie e vanno affrontate con il supporto di uno specialista. In moltissimi casi però, pur dedicandosi a una professione che piace, il lavoro può essere comunque vissuto con un carico di stress.

Come gestirlo? I professionisti di Humanitas ci propongono cinque consigli:

  1. Avere il controllo di ciò che si fa è importante per gestire al meglio i propri compiti e il tempo a disposizione. È consigliabile stilare una to do list delle cose da fare, un elenco che può essere giornaliero o settimanale a seconda del lavoro e delle esigenze di ciascuno. Se la propria professione lo consente, avere un planning della propria giornata può essere di aiuto per non essere in balia degli eventi e sfruttare il tempo al meglio.
  2. Scegliere le priorità. Una volta che si ha un quadro chiaro di cosa bisogna portare a termine, è importante stabilire le priorità: su cosa bisogna concentrarsi nell’immediato? Che cosa può attendere? Quali scadenze abbiamo? Stabilire un approccio di questo tipo consente di focalizzare energia e attenzione senza correre dietro a tante cose che poi restano incompiute. A fine giornata poi si può fare un bilancio di quanto fatto: ho portato a termine ciò che mi ero prefissato? Ho perso tempo o l’ho sfruttato al meglio?
  3. Imparare a gestire gli imprevisti. Una volta stabilite le priorità, è importante cercare nei limiti del possibile di attenervisi. Questo non significa che bisogna rifiutarsi di portare a termine nuovi compiti assegnati dai propri superiori, ma che occorre cercare di inserirli nel proprio planning: che priorità hanno? Dove li colloco? Nel lavoro occorre una certa elasticità per imparare a gestire al meglio le situazioni che si presentano. Diverso il caso in cui è un collega a chiederci di fare qualcosa, magari un lavoro extra: spetta a me quanto mi viene chiesto, è di mia competenza? Posso prendermene carico?
  4. Imparare a dire di no. Il lavoro extra o il favore che ci viene richiesto da un collega che origine ha? Chi ci fa questa richiesta è realmente impossibilitato a portarla a termine o sta cercando di scaricare su di noi qualcosa che non ha voglia di fare? Chi è la persona che ci chiede un favore? È qualcuno che si impegna sul lavoro, che è disponibile verso i colleghi o è uno scaricabarile? Sono in grado di occuparmene io? Riesco a inserirlo nel mio planning?
  5. Prendersi momenti per sé. La giornata lavorativa ha un inizio e una fine, gli orari devono essere possibilmente ben chiari e soprattutto rispettati. Può capitare la settimana in cui si esce più tardi del solito per un sovraccarico di lavoro o perché incombono scadenze o consegne, ma questa non può essere la norma. Nell’arco della giornata, poi, è importante ritagliarsi piccoli momenti per sé: dal pranzo alla pausa di metà mattina, momenti in cui fare due passi, scambiare due chiacchiere, bere una bottiglietta d’acqua, fare uno spuntino.

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