Stai leggendo È vero che dopo l’intervento di prostata l’impotenza può essere curata?

Benessere

È vero che dopo l’intervento di prostata l’impotenza può essere curata?

27/11/2012

 La ripresa delle erezioni può essere raggiunta con una terapia riabilitativa o con l’assunzione di farmaci specifici, come il viagra, indicati da un andrologo

I nervi erettili anche quando risparmiati (tecnica “nerve sparing” anche robotica, eseguita correttamente) subiscono uno shock chirurgico (neuroaprassia) che, nel caso in cui il danno non sia definitivo, può richiedere un tempo di recupero da 9 a 24 mesi. Il primo segno di recupero notato dai pazienti è la ricomparsa di normali erezioni spontanee notturne o mattutine.

Sotto lo stretto controllo di un andrologo

È molto importante, per evitare che il pene subisca danni da ridotta ossigenazione dovuti alla mancanza delle erezioni notturne spontanee, iniziare precocemente dopo l’intervento una terapia “riabilitativa” che permetta la ripresa precoce delle erezioni mediante farmaci per bocca, come Cialis, Levitra e Viagra. Oppure, in caso siano controindicati o non vi sia risposta, con iniezione nel pene di sostanze vasodilatatrici (come le prostaglandine).

Tutto questo deve avvenire sotto stretto controllo medico. Il consiglio pertanto è che i pazienti sottoposti a prostatectomia si rivolgano dopo l’intervento a un andrologo per attuare il programma “riabilitativo”.

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita