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Benessere

Lavaggi nasali, soluzione fisiologica meglio dell’acqua del rubinetto

17/05/2016

Con il tempo capriccioso di maggio e le temperature a volte non proprio primaverili il raffreddore è tornato a infastidire tante persone. Per non parlare delle centinaia di migliaia di persone che soffrono di allergie e che devono fare i conti puntualmente con la rinite allergica e i raffreddori causati dall’allergia. Di questo ha parlato il dottor Luca Malvezzi, otorinolaringoiatra dell’ospedale Humanitas, nel corso della trasmissione di Radio 24 “Cuore e denari”.

«Quando siamo raffreddati diventiamo possibili untori di una malattia certo temporanea e quasi sempre banale ma indubbiamente fastidiosa. Proteggiamo chi ci sta vicino ricordandoci di lavare le mani con una certa frequenza e soprattutto se, anche un po’ inconsapevolmente, abbiamo l’abitudine di toccarci troppo spesso il naso “contaminato” da muco infetto, areiamo l’ambiente domestico o abitudinario e non facciamo troppo gli stacanovisti: il riposo aiuta anche a non passare la malattia di naso in naso ai nostri colleghi».

Per liberare il naso chiuso vanno bene i lavaggi nasali?

«Soffiare il naso ci fa sentire più liberi, ma attenzione, rigorosamente con fazzoletti di carta. Ancora meglio lavarsi il naso, mattino e sera, utile certamente in caso di raffreddore perché facilita la rimozione del muco, ma anche semplicemente per tenere il naso pulito, liberarlo da ciò che inaliamo durante la giornata, abbattere la quota locale d’infiammazione locale potenziale trigger delle infezioni. Un piccolo esperimento per convincervi. Fate un giro in bicicletta in una città inquinata e al ritorno pulite il volto con dell’ovatta e detergente. Troverete una bella striscia nera di smog. Lo stesso smog si deposita nel naso, irritandolo e rendendolo più esposto e sensibile».

(Per approfondire leggi qui: Naso chiuso? Prova a liberarlo con le irrigazioni nasali)

Quali sono gli strumenti migliori per il lavaggio del naso?

«In commercio si trova di tutto. Numerosi prodotti con packaging diversi, più o meno accattivanti, ma sostanzialmente contenenti soluzione fisiologica; prodotti omeopatici o naturali; device da applicare ad aereosol oppure la curiosa neti pot. Va benissimo anche la semplice siringa da iniezione, ovviamente senza ago e rigorosamente con soluzione fisiologica piuttosto che acqua del rubinetto o altri intrugli fatti in casa. Semplice, economica ed efficace. La soluzione servirà a lubrificare il muco mentre il getto sufficientemente forte della siringa farà da propulsore per liberare il naso. Un lavaggio nasale è efficace se il naso è deterso correttamente e non è semplicemente bagnato. Anche gli spray possono andar bene, l’importate è che il getto sia forte, e indubbiamente sono più pratici per chi viaggia frequentemente e non può certo portare con bottiglie di fisiologica».

(Per approfondire leggi qui: Come difendersi dal raffreddore?)

Come detto, in questo periodo molti italiani sono in pieno periodo allergico e devono confrontarsi con oculorinite, prurito oculare e nasale, naso e orecchie chiuse, calo dell’olfatto e via dicendo: «Una problematica, che non deve essere trascurata o minimizzata. In alcuni casi alla rinite allergica si associano problematiche sulle basse vie aeree. Inoltre la rinite allergica può anche evolvere in rinosinusite con o senza polipi, che a sua volta potrebbe essere responsabile di bronchiti o più raramente per fortuna, broncopolmoniti. Bisogna evitare che questa escalation s’inneschi o che addirittura sia ripetitiva nel corso dell’anno. Bisogna proteggere in particolare i soggetti più fragili, bambini e anziani. Bisogna adoperarsi con l’informazione, che deve partire sempre sul territorio dai medici di base, e con la prevenzione che deve partire da noi stessi, magari iniziando proprio con il prendersi cura del proprio naso, il filtro dei nostri polmoni: se il naso funziona male anche polmoni possono funzionare male», conclude il dottor Malvezzi.

 

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