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Un figlio ringiovanisce. La scienza lo conferma

14/11/2015

Avere un figlio dopo i 40 anni e ringiovanire grazie alla gravidanza? La saggezza popolare e molti studi epidemiologici hanno sempre osservato come una gravidanza in età avanzata rendesse spesso una donna più longeva, più sana e in qualche modo più giovane. Le ragioni biologiche di questo fenomeno osservato a livello empirico erano tuttavia ignote, e ancora oggi in parte restano inspiegate. Per questo un’intera sessione del Corso “Not only art” che si è tenuto in Humanitas è stata dedicata a discutere rischi e benefici di una gravidanza in là con gli anni, ottenuta spontaneamente o tramite tecniche di riproduzione assistita, in particolare con donazione di gameti.

(Per approfondire leggi qui: Gravidanza, un viaggio lungo nove mesi: cosa succede dopo il concepimento?)

«È innegabile che con il passare degli anni aumentino i rischi di alcune complicazioni come la gestosi o il diabete, abitualmente associate alla gravidanza, soprattutto se è la prima – spiega il professor Paolo Levi Setti, direttore dell’Humanitas Fertility Center. I rischi tuttavia sono modesti entro i 45 anni, soprattutto se la donna è sana, con un peso corporeo normale, senza problemi circolatori né ipertensione o predisposizione al diabete. Oltre questa età, e ancora di più dopo i 50, occorre invece maggiore cautela».

Mamme un po’ in là con gli anni più longeve dopo il parto

D’altra parte anche una prima gravidanza in una donna molto giovane, prima dei 20 anni, presenta rischi: la probabilità di andare incontro a ipertensione e gestosi non è molto dissimile se il primo figlio arriva troppo presto o più tardi della media. Le complicazioni diventano più frequenti se la gravidanza è gemellare. Il corpo della donna già non è fatto per portare due o più feti: in età non più giovanile un sovraccarico così può diventare molto pericoloso.

(Per approfondire leggi qui: Diabete in gravidanza: che cosa mangiare?)

«Va anche detto che ormai seguiamo da anni le prime gravidanze di donne che un tempo erano definite ‘primipare attempate’ – prosegue – , conosciamo bene i rischi e li sappiamo gestire nella quotidianità. La domanda che ci poniamo, piuttosto, dal punto di vista scientifico, è un’altra: passati questi 9 mesi le donne come stanno? La gestazione fa loro bene o male? I dati epidemiologici in effetti dimostrano, come sostiene la tradizione popolare, che queste mamme non più giovani siano più sane e più longeve».

Dalla placenta una spinta al ringiovanimento dei tessuti dopo una gravidanza in età avanzata?

Lo studio dei possibili meccanismi che determinano questo apparente ringiovanimento è ancora all’inizio: «Potrebbe dipendere dal fatto che il 5-10% del sangue proveniente dalla placenta, straordinariamente ricca di cellule staminali, passa nel circolo materno – spiega Levi Setti – : questo sangue giovane, pieno di cellule pluripotenti, potrebbe ringiovanire i tessuti. Sta infatti emergendo la possibilità che queste cellule in qualche modo colonizzino alcuni degli organi materni, rinnovando alcuni organi, come il cuore, il fegato, i muscoli, convivendo con il sistema immunitario che in qualche modo le tollera».

Senza trascurare i rischi, e facendosi seguire da un centro specializzato, anche dopo gli “anta” si può quindi realizzare il desiderio di un figlio, con la speranza che, oltre al bebè, al termine della gravidanza, si potrà portare a casa un’iniezione di vitalità.

(Per approfondire leggi qui: Infertilità, con lo stress donne più a rischio)

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