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Menopausa, quali conseguenze nella donna?

10/05/2016

Quando nella vita di una donna termina definitamente il ciclo mestruale arriva la menopausa. La menopausa è una condizione che interessa fisiologicamente tutte le donne intorno ai 50 anni; se arriva prima dei 40 anni, allora di parla di menopausa precoce.

La menopausa è dovuta alla cessazione della funzione ovarica con la conseguente diminuzione di estrogeni, gli ormoni femminili. Prima della menopausa si altera la regolarità del ciclo mestruale e diminuiscono le ovulazioni. Dopo l’ultima mestruazione si modifica la produzione di ormoni: si riducono quasi completamente i livelli di estradiolo, l’assenza di ovulazione determina la mancanza di secrezione di progesterone mentre aumentano i livelli di produzione dell’ormone follicolo-stimolante e dell’ormone luteinizzante.

(Per approfondire leggi qui: Cervello e ormoni: cosa succede con la menopausa?)

Vampate, insonnia, calo del desiderio tra i sintomi della menopausa

Con la menopausa il corpo e la psiche della donna vanno incontro a delle importanti variazioni. A illustrarle è la dottoressa Annamaria Baggiani, responsabile del Servizio di Infertilità Femminile e Procreazione Medicalmente Assistita di Humanitas Fertility Center.

«I sintomi tipici della menopausa sono le cosiddette “vampate di calore”, lamentati da moltissime donne e accompagnati anche da sudorazione e tachicardia. A carico dei genitali invece i sintomi più comuni sono la distrofia delle mucose, la secchezza vaginale e la perdita di elasticità dei tessuti. La pelle inoltre – prosegue la specialista – diventa più sottile. Molto frequenti anche sintomi come insonnia, calo del desiderio, irritabilità, ansia e depressione».

(Per approfondire leggi qui: Menopausa e sessualità, come comportarsi?)

Ci sono delle patologie che possono essere direttamente aggravate dalla menopausa?

«L’osteoporosi può essere accelerata dalle alterazioni ormonali che caratterizzano la menopausa», risponde la dottoressa Baggiani. «La caduta della produzione ovarica di estrogeni, che caratterizza l’età climaterica della donna, è la condizione responsabile dell’osteoporosi postmenopausale. Questo perché gli estrogeni, durante l’età fertile, sono coinvolti nel metabolismo del calcio e bloccano la demineralizzazione dei tessuti delle ossa. Inoltre, con la menopausa aumenta il rischio di disturbi cardiocircolatori».

Esiste una terapia per il trattamento dei sintomi della menopausa?

«La principale è la terapia ormonale sostitutiva che prevede la somministrazione di quegli ormoni femminili che non vengono più prodotti durante la menopausa. Agisce sulla totalità dei sintomi postmenopausali: dalle vampate di calore, alla secchezza, all’insonnia e ai disturbi dell’umore. Ma la sua prescrizione deve tener conto di un rapporto rischi/benefici vantaggioso. È fondamentale, inoltre, che la donna assuma un’adeguata quantità di calcio con l’alimentazione che, intolleranze permettendo, dovrà prevedere una adeguata assunzione di latte e derivati. Determinanti, poi, sono l’esposizione al sole, che favorisce la produzione di vitamina D, e l’attività fisica», conclude la dottoressa.

(Per approfondire leggi qui: Expo, in menopausa un’alimentazione ricca di pesce, frutta e verdura)

 

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