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Obesità, un europeo su quattro ne ignora i rischi

30/07/2015

L’obesità non è un problema che gli europei conoscono a fondo. Uno su quattro non sa che questa condizione è un fattore di rischio di malattie cardiovascolari, diabete e ipertensione. Il ritratto degli europei come un popolo distratto e poco informato sul rapporto tra salute e aumento di peso emerge da un sondaggio dell’Easo, l’Associazione europea per lo studio dell’obesità.

Il sondaggio ha coinvolto oltre 14mila persone di sette Paesi: Italia, Belgio, Francia, Regno Unito, Finlandia, Danimarca e Germania. Tra questi solo meno della metà riconosce un’associazione tra obesità e rischio ictus. Peggio ancora se ci si sposta nell’ambito della prevenzione oncologica. L’obesità è infatti riconosciuto come fattore di rischio anche per alcune forme di tumore, come quello al colon, alla cistifellea, all’endometrio e al seno, ma di questo è al corrente solo il 16% del campione.

L’Indice di massa corporea, calcolato dividendo il peso per il quadrato dell’altezza, è usato per valutare i rischi correlati a sovrappeso e obesità. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, se l’indice è compreso tra 25 e 29,99 un soggetto è in sovrappeso; obeso, invece, se raggiunge o supera il valore di 30. Dai risultati del sondaggio dell’Easo, 4 persone su 5 che l’indice classificherebbe come obesi in realtà si vedono semplicemente sovrappeso. L’autopercezione è dunque distorta. Da questa mancanza di consapevolezza sui rischi dell’obesità deriva anche una scarsa attenzione ad alimentazione, prevenzione e stile di vita. Infatti solo il 17% è informato sulle calorie che introduce mangiando mentre uno su cinque non fa nulla per tenere sotto controllo il proprio peso. (Per approfondire leggi qui: Stai in forma, perdi peso! Scopri come)

Sensibilizzare europei su obesità e rischio cancro

«E’ una notizia che per un verso stupisce e per un altro no. Stupisce perché onestamente la popolazione della vecchia Europa sembra quella più sinceramente preoccupata se non assillata dal problema “forma fisica”; forse è ipotizzabile che solo l’aspetto estetico preoccupi mentre quello sanitario molto meno. Faccio fatica però a pensare che in Europa sia ignorato il rapporto fra peso e malattie cardiovascolari; di certo è molto meno noto il rapporto obesità/cancro, e forse su questo sgradevole argomento bisognerebbe sensibilizzare un po’ di più la popolazione», dice il dottor Giuseppe Marinari, responsabile di Chirurgia bariatrica dell’ospedale Humanitas. (Per approfondire leggi qui: Tumore al colon, il rischio aumenta per adolescenti sovrappeso)

«Se poi però pensiamo che stiamo crescendo una popolazione di bambini obesi, questa notizia appare più verosimile: forse davvero l’europeo medio è colpito solo dal problema estetico. In Italia abbiamo una popolazione adulta non particolarmente obesa (circa il 10% forse un po’ meno), ma poi abbiamo circa il 35% di bambini in sovrappeso o obesi, dato in contrasto con gli adulti. Questo fa pensare perché è difficile credere che un genitore possa volere la malattia del proprio figlio, ma evidentemente l’italiano medio cura la propria forma fisica ma non quella della sua prole, come se di solo estetica si trattasse», conclude lo specialista. (Per approfondire leggi qui: Obesità infantile, da cosa è provocata?)

Ogni anno conseguenze di obesità e sovrappeso fanno 2,8 milioni di morti

Sebbene molti intervistati riconoscano l’alimentazione e la mancanza di esercizio fisico come due cause dell’obesità, meno del 25% sa che la mancanza di sonno può contribuire all’aumento di peso. Infine più della metà non sa che lo stress può giocare un ruolo significativo. Come riporta l’Oms, l’obesità ha raggiunto proporzioni epidemiche globali: almeno 2,8 milioni di persone muoiono ogni anno per le conseguenze di sovrappeso e obesità.

 

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