L’agopuntura contro la nausea può essere un valido supporto per le persone colpite dal cancro. Le pratiche della medicina complementare e o alternativa come yoga, meditazione e agopuntura, sono efficaci per il trattamento di alcuni sintomi e degli effetti collaterali da chemioterapia oppure legati alla malattia: nausea, vomito, dolore cronico e disturbi dell’umore. A segnalarne i benefici è il National Center for Complementary and Integrative Health, l’agenzia governativa statunitense impegnata nella ricerca scientifica sulla medicina complementare.
Diversi studi hanno confermato l’efficacia dell’agopuntura contro la nausea e il vomito nei malati di cancro. «È ormai certo che l’agopuntura sia un ottimo analgesico naturale: è una pratica non invasiva, priva di effetti collaterali e che non interferisce con altri trattamenti compresi quelli farmacologici», spiega la dottoressa Roberta Monzani, responsabile di Anestesia e Day Hospital chirurgico dell’ospedale Humanitas.
«È possibile ricorrere all’agopuntura, ad esempio, per la gestione del dolore in alcune forme di cefalea, nelle sindromi dolorose reumatiche, nel cosiddetto “colpo della strega”. Per le persone colpite da cancro, invece, il ricorso all’agopuntura – continua la dottoressa – dipende dallo stadio della malattia e dal tipo di tumore. In ogni caso è stata riconosciuta la sua efficacia contro la nausea dovuta alla chemioterapia e in gravidanza. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto il suo valore nella prevenzione di nausea e vomito anche in ambito chirurgico. Inoltre, gli stessi pazienti colpiti da tumore sembrano essere molto accoglienti verso questa pratica».
Cosa consigliare a chi volesse avvicinarsi a questa antichissima pratica?
«Sicuramente di rivolgersi a un medico agopuntore esperto e di parlarne con il proprio medico od oncologo – risponde la specialista. Anzi, sarebbe bene che gli stessi oncologi fossero ben informati e formati sui benefici dell’agopuntura o di altri strumenti e approcci alternativi. Tra questi il braccialetto da indossare al polso che agisce secondo il principio dell’acupressione. È una fascia con un bottoncino che preme su un punto specifico, utile contro nausea e vomito, ad esempio per chi soffre di “mal d’auto”».
Bene anche lo yoga contro ansia e fatica
Tra gli altri rimedi di medicina alternativa, segnalati dall’agenzia statunitense, ci sono anche i massaggi, utili per aiutare ad alleviare il dolore, l’ansia e la depressione, sebbene non si siano raggiunte posizioni unanimi e definitive sulla loro efficacia. In ogni caso è sempre bene consultare il proprio medico. Il sollievo dallo stress può arrivare anche da un tipo di meditazione basata sull’attenta consapevolezza. Le ricerche condotte su questa pratica hanno dimostrato i benefici anche nelle persone colpite da un tumore in fase iniziale.
Ancora lo yoga: alcuni studi preliminari hanno indicato la sua azione positiva su ansia, depressione, stress e fatica nelle donne con tumore al seno e chi è sopravvissuto alla malattia. «Anche per lo yoga valgono le indicazioni già espresse per l’agopuntura: è fondamentale farsi seguire da un vero professionista anche perché non tutti rispondono allo stesso modo ed esistono diversi tipi di yoga», aggiunge la dottoressa Monzani. Infine piante ed erbe officinali. Qui le evidenze scientifiche sono molto limitate e il loro uso può presentare controindicazioni. Studi recenti hanno suggerito che lo zenzero può aiutare a controllare la nausea dovuta alla chemioterapia se usato con i tradizionali farmaci anti-nausea. «Attenzione a omeopatia e ai prodotti naturali. Questi possono essere non del tutto innocui dal momento che possono interferire con i farmaci. Ad esempio chi beve del succo di pompelmo e al contempo assume farmaci anticoagulanti può andare incontro a ematomi e sanguinamenti», conclude la dottoressa.
