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Bellezza

Cancellare i tatuaggi? Si può fare!

20/02/2014

 

Se sono in crescita gli amanti dei tatuaggi, soprattutto tra i più giovani, sono in netto aumento anche coloro che vogliono liberarsene.

Gli ultimi dati presentati dal Centro nazionale Ondico (Organismo notificato dispositivi e cosmetici) dell’Istituto Superiore di Sanità dicono che sono circa un milione e mezzo gli italiani tatuati e che, tra questi, i giovani tra i 12 e i 18 anni rappresentano il 7,5% del totale. E rivelano anche l’alta percentuale (30%) di coloro che, per motivi diversi ma in particolare per lavoro, vogliono invece cancellare i tatuaggi dalla loro pelle.

 

Tatuaggi, difficile rimuovere il giallo e il rosso

Le rimozioni non sono però possibili per tutti i tipi di tatuaggi, o meglio, non per tutti i colori utilizzati. Se è possibile cancellare il tatuaggio disegnato con l’inchiostro nero, più difficile è farlo quando sono invece stati utilizzati colori come il giallo e il rosso.

Sentiamo, a questo proposito, l’opinione della dottoressa Marzia Baldi, medico dermatologo di Humanitas Gavazzeni.

«La tecnologia ci permette oggi di rimuovere i tatuaggi realizzati con inchiostri neri. Per farlo c’è il laser Q (Quality) – switched che oltre a essere utilizzato per lesioni come le lentigo solari, serve anche per rimuovere il pigmento esogeno, quello appunto utilizzato per realizzare i tatuaggi. Questo particolare laser è in grado di emettere impulsi ad alta potenza in un periodo di tempo brevissimo, che frammentano il pigmento che viene principalmente eliminato mediante fagocitosi a opera dei macrofagi, le cosiddette cellule spazzino della pelle».

 

La qualità del risultato dipende dalla dimensione e dalla profondità del pigmento

«La cancellazione di un tatuaggio dipende ovviamente dalla sua dimensione, ma anche dalla profondità del pigmento nel derma e dal tipo e colore di pigmento utilizzato.

L’utilizzo di diverse lunghezze d’onda permette di raggiungere profondità differenti nella cute e, quindi, di aggredire il pigmento quando questi si trova nei diversi strati della pelle. Importante è anche l’omogeneità della distribuzione del pigmento, che viene di norma garantita solo se il tatuaggio è eseguito da un professionista.

L’applicazione laser è lievemente dolorosa (simile a un pizzico di elastico), e in casi di tatuaggi complessi può essere necessario applicare sulla cute una crema anestetica 45 minuti prima del trattamento».

 

La cancellazione dei tatuaggi con il laser non ha effetti collaterali

«Non sono stati osservati effetti collaterali a lungo termine. Diversi studi scientifici hanno evidenziato che la tecnologia utilizzata fornisce risultati soddisfacenti con una minima incidenza di effetti collaterali che, nel post trattamento, possono manifestarsi in forma di gonfiore, rossore o vescicole che evolvono in piccole crosticine.

Tra una seduta e l’altra trascorrono circa 30, 40 giorni al fine di consentire alla pelle di guarire.

Infine, è difficile quantificare il numero di sedute necessarie alla completa rimozione. L’esecuzione di un laser-test iniziale aiuta a prevedere l’andamento clinico e biologico del tatuaggio».

 

 

 

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