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Bellezza

Capelli bianchi, non è una questione di vecchiaia

16/07/2014

Quando scocca l’ora dei capelli bianchi non bisogna piangerci su. Anche se lo specchio diventa un nemico e d’improvviso riflette un’immagine che non ci piace più, è importante sapere che i capelli bianchi non sono un “sintomo” di vecchiaia o di malattia.

Quando spuntano i primi capelli bianchi, spiegano i professionisti di Humanitas, non bisogna preoccuparsi, perché ciò non vuol dire che si sia meno sani di chi sfoggia una capigliatura ancora corvina. Non vuol dire, insomma, che si sta invecchiando più velocemente o, peggio, che si rischia di morire prima degli altri. Chi si ritrova con più capelli bianchi a 25 anni non è meno sano, possiede soltanto un “programma genetico” nel suo Dna, trasmessogli dai genitori, a causa del quale il bulbo pilifero riceve una sorta di comando per non produrre più melanina.

Capelli bianchi una questione genetica e di stress

Fugati tutti i dubbi che i capelli bianchi siano come una “clessidra” che scandisce l’invecchiamento, è bene sapere che la canizie precoce è, invece, nella maggior parte dei casi uno “scherzo” genetico cui, grazie ai prodotti in commercio, dallo shampoo colorante alla tintura temporanea, al colore semipermanente o permanente, si può porre rimedio.

Alcuni hanno i capelli neri fino a 70 anni, altri già a 20 anni mostra un incanutimento precoce. La spiegazione è certamente genetica, perché ci sono intere famiglie i cui componenti vedono cambiare colore alla capigliatura tutti alla stessa età. Anche se non dobbiamo sottovalutare il ruolo dello stress.

 

 

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