Stai leggendo Rigenerarsi alle terme

Bellezza

Rigenerarsi alle terme

21/10/2002

Tutte le cure idrominerali, genericamente definite termali, hanno un vasto campo di azione su un grande numero di patologie. La “pratica” ne dimostra l’efficacia in base ad una esperienza a dir poco “secolare”. La fase dell’ “empirismo” é stata superata da tempo e le indicazioni dei vari trattamenti sono ben codificate. L’Italia é ricca di circa 3000 sorgenti di acque idrominerali, pur se sono 200 le località termali e 400 le aziende autorizzate alla loro utilizzazione terapeutica. Proprio su terme e salute abbiamo intervistato il dott. Bruno Sordi, direttore scientifico delle Terme di Chianciano (Siena), tra le più frequentate d’Italia.

Va ancora di moda lo slogan “Chianciano, fegato sano…”?
“E’ uno slogan sempre attuale visto che le alterazioni funzionali dell’apparato biliare e digestivo sono quanto mai frequenti in una società con ritmi di vita sempre più stressanti e rapporti interpersonali sempre più conflittuali. Quindi un periodo di cure idropiniche in un ambiente ecologicamente integro, come quello di Chianciano, fuori dagli abituali ritmi di vita é sempre da considerare un valido supporto per curare al meglio le disfunzioni epatobiliari e digestive”.

Le cure termali richiedono una prescrizione medica oppure si può ricorrere al “fai da te”?
E’ d’obbligo una prescrizione medico-specialistica per valutare le indicazioni e controindicazioni dei trattamenti termali, che debbono essere eseguiti secondo un “protocollo scientifico”. E quindi si deve bandire il cosiddetto “fai da te…”

Quali sono le patologie più importanti che traggono giovamento dalla terapia termale?
Per quel che riguarda Chianciano sono le forme dispeptiche di natura gastrica e biliare, il colon irritabile nella variante con stipsi e le patologie vascolari, arteriose e venose, degli arti inferiori.

Si possono verificare “interazioni” fra trattamenti termali e cure farmacologiche? Se sì, in quali casi?
Le cure idropiniche e la fangobalneoterapia epatica non hanno alcuna controindicazione con trattamenti farmacologici comunemente usati. Le cure termali sono da sconsigliare o sono controindicate soltanto nel caso di patologie acute in atto.

Sono efficaci i trattamenti termali per la riabilitazione di soggetti affetti da arteriopatie periferiche ? Ed in che cosa consistono ?
Per la riabilitazione di tali pazienti ed in quelli affetti da patologie venose, noi utilizziamo l’acqua “Sillene” che sgorga ad una temperatura di 39°C ed ha un contenuto naturale di CO2 molto elevato. Viene utilizzata in bagni termali in vasche singole sfruttando l’azione di ginnastica vascolare (vasocostrizione, vasodilatazione) che migliora e riattiva il flusso circolatorio periferico.

In cosa consiste il trattamento delle vertigini otovestibolari che avete messo a punto a Chianciano?
Un nostro specialista otoiatra ha predisposto “protocolli operativi” per la diagnosi e la terapia riabilitativa di acufeni e di vertigini. Per quanto riguarda la terapia degli acufeni, la riabilitazione del “tinnitus”, oltre alla farmacologia, si può integrare con l’elettrostimolazione transtimpanica. Per la riabilitazione vestibolare il percorso prevede terapia farmacologica, elettrostimolazione del riflesso vestibolo-spinale ed esercizi di ginnastica riabilitativa da valutare singolarmente. E’ stato statisticamente valutato che questo tipo di riabilitazione ha il 70 per cento circa di risultati positivi per quanto riguarda la risoluzione delle vertigini ed il 50 per cento circa per gli acufeni, sintomatologie notoriamente sgradevoli e molto diffuse tra gli anziani.

La permanenza nelle località termali, soprattutto degli anziani, favorisce la “socializzazione” tra gli ospiti?
Nel secolo appena trascorso la medicina ha fatto eccezionali progressi ed ha permesso un aumento dell’aspettativa di vita impensabile. Il secolo in corso impone di dover migliorare la qualità della vita resa così lunga. Questo é e sarà uno degli obiettivi primari da conseguire per i Centri termali che dovranno erogare servizi di elevata qualità per rispondere alle esigenze di salute e di benessere degli ospiti, specialmente di quelli più anziani.

Il Ministro della Salute sulle cure termali
“Il governo ritiene le cure termali importanti non solo per la salute, ma anche sotto il profilo sociale.” Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Sirchia, in risposta ad una interrogazione parlamentare alla Camera dei deputati. Ha aggiunto che, considerata la necessità di dover mantenere tali cure tra quelle erogate dal servizio sanitario nazionale, si é posto il problema, con la legge finanziaria in discussione, di chiedere ai cittadini una maggiore partecipazione al loro costo.”Questo intendimento –ha precisato Sirchia – é dimostrato dall’inclusione dei trattamenti termali nei Lea ed é confermato dalle numerose iniziative in corso per l’ulteriore verifica di efficacia di tali trattamenti. L’orientamento del governo é soltanto quello di razionalizzare al meglio l’erogazione delle cure.”

A cura di Raffaele Bernardini

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita